“Sicuramente si è fatto trascinare, per come conoscevo Ugo non avrebbe mai commesso una rapina con la pistola. Eravamo fidanzati da 3 anni, amavo tutti di lui. Stava per iniziare un corso da pizzaiolo e il suo obiettivo era andare a Londra dopo il diploma, saremmo dovuti partire insieme”. Cosi parla la fidanzata di Ugo Russo, il 15enne ucciso la notte del 1 marzo da un carabiniere fuori servizio durante un tentativo di rapina nel quartiere Santa Lucia di Napoli.
IL PADRE DI UGO RUSSO
Ai microfoni di Fanpage.it parla Vincenzo Russo, il padre di Ugo, il 15enne ucciso la notte del 1 marzo da un carabiniere fuori servizio durante un tentativo di rapina nel quartiere Santa Lucia di Napoli.
L’uomo parla a poche ore dalla morte del figlio: ”Il carabiniere gli ha sparato dietro alla testa, mentre Ugo stava scappando. Voleva ucciderlo. Quello non è un carabiniere, ma un criminale, perché ha voluto uccidere mio figlio”. “Io non so se mio figlio stava rapinando quell’uomo. Ma questo vuol dire che chi fa una rapina può essere ucciso da un carabiniere? Se mio figlio se ne stava scappando, doveva sparare alle gambe o farlo fuggire. Il carabiniere ha voluto uccidere mio figlio Ugo, si è comportato come un criminale”, ha concluso ancora il padre del giovane.
LA NONNA E LE ZIE
“Non doveva ucciderlo, era gia’ ferito, l’avrebbero arrestato. Adesso vogliamo giustizia”. Cosi’, parlando con l’ANSA, la nonna, Patrizia, e due zie, Luciana e Raffaella, di Ugo Russo, il 16 enne (e 15enne come si era appreso) ucciso da un carabiniere durante un tentativo di rapina. Secondo i parenti Ugo sarebbe stato prima colpito da un proiettile al braccio e poi al torace ed al capo. Il ragazzo aveva lavorato come muratore fino ad un mese fa.
L`AVVOCATO DELLA FAMIGLIA RUSSO
“E’ una tragedia immane che coinvolge un ragazzo di 15 anni e un carabiniere che ne ha appena 23”. Cosi’ all’ANSA l’avvocato Antonio Mormile, legale dei genitori di Ugo Russo, il 15enne rimasto ucciso in un conflitto a fuoco con un carabiniere in un tentativo di rapina a Napoli. “Attendiamo l’esito delle indagini e chiediamo l’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza comunali, saranno quelle immagini a dire la verita’ su quanto e’ accaduto”.
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