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Coronavirus, caso sospetto nel Salernitano: il paziente è un bimbo di 3 anni. Attivato il protocollo sanitario

All’ospedale di Cava de’ Tirreni, provincia di Salerno, e’ stato attivato il protocollo per un presunto caso di Coronavirus. Il paziente e’ un bimbo, pare di tre anni, che e’ arrivato al “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” con febbre molto alta.

Dovrà essere trasportato all’ospedale “Cotugno“, struttura specializzata in malattia infettive e struttura di riferimento in Campania per questi casi. Il trasferimento avverrà con un’ambulanza ad alto contenimento dell’associazione Humanitas di Salerno.

Secondo quanto si apprende da fonti interne al nosocomio, all’ospedale Cotugno il bimbo sarà sottoposto ad un tampone che avrà bisogno di sei ore (dunque entro la mezzanotte) per dare un esito. Fino a quel momento il pronto soccorso è sigillato. Dunque sia utenti che medici non potranno né entrare né uscire.

I CASI IN ITALIA

Un uomo di 38 anni ha contratto il Coronavirus in Lombardia. Ricoverato immediatamente all’ospedale di Codogno, è risultato positivo al test. Poco dopo si è appreso che anche la moglie incinta e un suo caro amico hanno contratto il virus.

Il trentottenne è ricoverato in condizioni gravi, con un’insufficienza respiratoria, in Terapia Intensiva all’ospedale di Codogono. Mentre la moglie, all’ottavo mese di gravidanza e l’amico, sono in isolamento all’ospedale Sacco di Milano. Preoccupa la situazione del primo contagiato, secondo quanto riferito dai medici che lo hanno in cura: “Le condizioni del paziente sono instabili”.

L’uomo non era stato in Cina, ma aveva cenato con alcuni colleghi che erano rientrati da lì. L’assessore regionale, Giulio Galera, ha invitato i cittadini di Castiglione d’Adda e Codogno a restare in casa in via precauzionale: “Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali. Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio”.

Per il timore del contagio, sempre Galera, ha invitato chiunque presenti sintomi simili a quelli del Coronavirus, di restare a casa e chiamare il 118, così ogni intervento sarà predisposto, evitando ulteriori contagi. Intanto, 60 persone che sono state in contatto con il trentottenne, sono state messe in quarantena.

Il video del ricovero del piccolo