"Come ti chiami, che ci fai in Italia, dov'è la felpa rosa?". L'avvocato difensore: "Trattamento disumano, indegno di un Paese civile"
È stato girato da Andrea Varriale, il collega che era di turno con il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega la notte del 26 luglio, il video in cui compare Gabriel Christian Natale Hjorth bendato in una stanza della caserma di via In Selci. Il filmato è depositato agli atti del filone di indagine che coinvolge, per la vicenda della benda, due altri carabinieri.
In base a quanto si apprende Varriale ha depositato il video, che non è stato mai diffuso dall’autore, pochi giorni dopo l’arresto dei due americani accusati dell’omicidio. La decisione di filmare Hjorth è stata giustificata da Varriale, che non è indagato per questa vicenda, come esigenza investigativa in quanto era sua intenzione registrare la voce del fermato per metterla in relazione con quella ascoltata al telefono nel corso della “trattativa” fatta con il facilitatore dei pusher Sergio Brugiatelli per la restituzione della borsa sottratta poche ore prima nella zona di Trastevere.
L’AVVOCATO – “Il video documenta in maniera evidente non solo il trattamento umiliante e contrario alla dignità della persona al quale è stato sottoposto Gabriel Natale ma anche l’insostenibilità delle giustificazioni fornite da più parti al momento della pubblicazione della foto del bendaggio. È inimmaginabile che in un Paese civile si possa assistere ad un simile trattamento di una persona privata della libertà personale”. Lo scrivono in una nota inviata all’Adnkronos gli avvocati Francesco Petrelli e Fabio Alonzi, difensori di Christian Gabriel Natale Hjorth.
IL VIDEO DEL CORRIERE DELLA SERA –