Il delitto di Costigliole d'Asti continua a far discutere
Trovata cadavere il 18 ottobre del 2014, Elena Ceste a sei anni dalla morte violenta, continua a far discutere. La condanna a 30 anni per il marito Michele Buoninconti, stabilito dalla Cassazione, ha diviso chi ha seguito il caso sin dall’inizio. Dal matrimonio tra Michele ed Elena sono nati quattro figli, che oggi hanno 10, 13, 16 e 18 anni. Al momento vivono con e grazie ai nonni materni Franco Ceste e Lucia Reggio.
Il mantenimento dei figli
In una intervista rilasciata al settimanale Giallo, il padre di Elena Ceste, ha spiegato che insieme alla moglie stanno facendo enormi sacrifici per portare avanti la famiglia. I ragazzini sono adolescenti e dunque hanno diritto a una vita normale tra scuola, palestra e uscite con gli amici. I nonni sono così costretti a fare l’impossibile affinché tutto questo venga garantito. Franco e Lucia hanno provato chiedere aiuto allo stesso ex genero ma si sarebbe sempre rifiutato di dare una mano sul lato economico: “Michele non ha mai versato nemmeno un euro per il mantenimento, siamo noi ad occuparci di tutto“.
La revisione del processo
Fonti vicine al pool difensivo di Buoninconti, riferiscono di una nuova indagine scientifica condotta dalla Falco Investigazioni. “Ci sono elementi genetici che le attività d’indagine della Procura non hanno rilevato – ha detto a Fanpage, Eugenio d’Orio, Biologo e genetista forense, Presidente dell’Associazione-Unione dei Biologi Forensi Italiani – queste tracce verranno a breve analizzate da noi. Stiamo lavorando a una tesi alternativa a quella sostenuta dalla sentenza sia per quel che attiene la scomparsa, sia per quel che attiene il ritrovamento”.
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