Quel guardrail maledetto si è trasformato in un altare, un luogo in cui posare fori, fermarsi per una preghiera, per piangere in silenzio. Tra un “ciao fra” e un “ciao sister”, gli adolescenti che sabato sera hanno affollato le strade della movida, si trovano a vivere un “dopo” rispetto a una vita che non sarà mai più come era prima. A raccontarlo è Repubblica che insieme a quei ragazzi ha trascorso una serata intera.
Una serata fatta di ricordi e di lacrime e di quel punto della strada che si è trasformato per sempre. Tre vite spezzate. Quella di Gaia e di Camilla che non ci sono più e quella di Pietro che a vent’anni da giorni non fa altro che piangere, disperato, consapevole di quel peso che gli starà sulla coscienza per tutta la vita.
“Non dovevano attraversare lì, mannaggia, perché l’hanno fatto, che cazzata, poveracce”. E Pietro? “Pagherà, è giusto, ma come faceva ad evitarle?“. Antonio: “È stata tutta una fatalità, loro fuori dalle strisce, lui che correva, oggi sono andato due volte al guardrail, qui in piazza ci conosciamo tutti, erano due brave ragazze, nulla sarà più come prima”.
Leggi altre notizie su Voce di Napoli
Seguici anche sulla pagina Facebook
Momenti di paura a Napoli, nel quartiere Capodimonte. Come riporta il Mattino ci sarebbe stato…
Una notizia triste per tutti coloro che la conoscevano. Oggi è morta Laurina, la donna…
Stash, il cantante dei The Kolors, ha parlato di un suo recente dramma. L'artista si…
Tragedia lo scorso pomeriggio nell’Area di Sviluppo Industriale di Aversa Nord, nel territorio di Carinaro.…
Sono ben 80 kg di cibo sequestrati in seguito all'ispezione dei carabinieri in un centro…
E' morto al Santobono di Napoli Santo Virgi, un bambino di 11 anni, soffocato per…