Una tragedia che ha sconvolto l'Italia intera
Caterina Glorioso aveva 31 anni e una vita davanti. Forse quando ha deciso di togliersi la vita con un colpo di pistola nei bagni della metro A di Roma, pensava che non avrebbe retto il peso di quella vita che le pareva difficile, impossibile da continuare.
La giovane donna, soldato dell’Esercito, era in servio nella capitale per l’operazione “Strade sicure”. Prima di compiere l’estremo gesto con la pistola in dotazione, ha scritto una lettera fiume. Quindici pagine, parole infinite, fiumi di dolore, di problemi personali e sentimentali, hanno fatto sapere gli inquirenti.
Caterina Glorioso, di Vitulazio in provincia di Caserta, era in servizio di vigilanza alla stazione della Metro A Flaminio, nel centro di Roma, intorno alle 9 si è allontanata per andare nel bagno della stazione e, lì, ha usato la pistola per uccidersi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi, il magistrato di turno e anche il pm della procura militare. La stazione Flaminio è stata chiusa per circa cinque ore, riaperta al termine degli accertamenti.La Procura di Roma ha avviato un fascicolo d’inchiesta.
Le scuse alla famiglia
Nella lunga lettera Caterina non ha potuto non pensare alla famiglia. Tra le centinaia e centinaia di parole scritte, ci sono le scuse per la famiglia. Scuse per quel gesto terribile che mette fine anche alla vita dei genitori stessi e per tutte le persone che l’amavano.
Il cordoglio sui socal
La morte di Caterina ha lasciato senza parole tutti. La sua è una storia terribile, una fine atroce che si aggiunge a quelle di altri militari che, come lei, si sono tolti la vita. Convivere con il dolore di un suicidio non è semplice. La prova sono le tante parole sui social, come quelle di Walter, un amico: “Perché tutto questo??? perché non mi hai cercato come hai sempre fatto?? se solo avessi saputo che stavi male sarei corso da te, sai quanto sei stata importante per me… nella mente mi riaffiorano mille ricordi… mi pento di non essere venuto da te come mi chiedevi sempre… con te va via una parte di me… ti voglio bene e te ne vorrò per sempre…❤️ Caterina Glorioso“. “BASTA SUICIDI TRA CITTADINI IN UNIFORME. – scrive un altro utente – BASTA! VOGLIAMO SAPERE COSA HA SCRITTO NELLA LETTERA. SANNO QUALCOSA I COLLEGHI? NESSUNO SI È ACCORTO DI PROBLEMI? HA AVUTO PROBLEMI DI SERVIZIO E IN SERVIZIO? NON LAVORAVA DA SOLA, DOVE SONO I COLLEGHI? DOVE ERANO NEGLI ALTRI CASI DI SUICIDI?“.
C’è tanta rabbia e tanto dolore. E la voglia di conoscere la verità, di sapere perché una ragazza nel pieno della vita abbia scelto la morte.
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