Ha fatto scalpore la decisione del Sindaco De Magistris di nominare l'ex detenuto, oggi attivista, come garante per l'Area Metropolitana di Napoli
È stato il sindaco di Napoli a nominare ufficialmente Pietro Ioia Garante per i diritti dei detenuti per la Città Metropolitana. De Magistris aveva da tempo questa idea e soltanto oggi è stata formalizzata. Ioia, ex detenuto, è da tempo un attivista che si batte per i diritti dei reclusi.
Ma la decisione non è piaciuta a tutti. In molti hanno espresso la propria contrarietà rispetto alla decisione di De Magistris. Una delle voci contrarie è stata quella di Gianluca Cantalamessa coordinatore della Lega in Campania.
Ecco il suo attacco diretto a Ioia e De Magistris: “Il sindaco dell’ illegalità ha nominato come garante dei detenuti Pietro Ioia, ex “capo dei parcheggiatori abusivi”, Nominare quale garante dei detenuti colui il quale ha denunciato vari agenti della Polizia Penitenziaria, definendoli “carnefici” è una offesa a tutti coloro indossano una divisa. Sono solo contento se una persona si “ravvede” e credo che il problema del fine pena mai sia un problema di tutti, ma di qui a nominare garante dei detenuti chi chiede indulto ed amnistia per i detenuti e denuncia gli agenti mi sembra un segnale chiaro di questa amministrazione oltre che una inutile provocazione. Tutto questo mentre al Vasto oggi, per l’ennesima volta, è successo l’inferno. Ed ovviamente il Sindaco non ha detto una parola…Piena solidarietà agli agenti di Polizia Penitenziaria mortificati da questa nomina, così come ogni giorno in questa città sono mortificate le persone che provano a rispettare le regole. Sindaco Napoli merita rispetto“.
Contattato da VocediNapoli.it, Ioia ha dichiarato “Ai leghisti non rispondo. Cantalamessa non è degno di una mia risposta. Non mi abbasso al livello della Lega, io che a piazza Carlo III ho manifestato contro Salvini. Io che mi sono ravveduto ed ho fatto della legalità il mio obiettivo di vita“.
Anche l’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria (USPP) si è espressa in merito: “Pur considerando l’ideologia politica del nostro Sindaco alquanto sui generis non riusciamo a comprendere come sia stato possibile sostenere questa nomina di un ex detenuto nel carcere di Poggioreale per reati quali spaccio di stupefacenti, a garante dei detenuti per la città di Napoli. Molti lo ricordano per le denunce contro la Polizia Penitenziaria e la cosiddetta ‘cella zero’, altri lo riconoscono come ‘sindacalista’ dei parcheggiatori abusivi di Napoli che si sono costituiti come associazione dei “Ex DON” (ex detenuti organizzati di Napoli). Ci aspettavamo che la scelta ricadesse su un operatore già impegnato nel sociale, ma con competenze specifiche ed adeguata formazione professionale come da delibera relativa al bando, delibera che tra i requisiti contempla, tra l’altro, anche l’integrità morale. Non riusciamo davvero a comprendere perché nella maggior parte delle città italiane siano stati nominati quali garanti cittadini avvocati, esperti di diritto, dirigenti penitenziari, professori universitari nel rispetto dei requisiti previsti dai relativi bandi mentre il Comune di Napoli abbia fatto una nomina a dir poco ‘alternativa e ribelle’, non conforme ai requisiti prescritti e, pertanto, verosimilmente frutto di strategie politiche, con effetti pericolosamente destabilizzanti per le carceri napoletane“, questo il comunicato del presidente dell’Uspp Giseppe Moretti e del segretario regionale campano Ciro Auricchio.
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