Al Moscati di Avellino l'installazione di un albero della speranza
Una giornata di commozione, lacrime e speranza quella tenutasi ieri al Moscati di Avellino. Donne e uomini riuniti nelle Amdos e Amos e altre associazioni attive nella lotta e prevenzione del cancro, hanno dedicato quattro alberi della prevenzione, posti nell’agorà dell’ospedale.
A raccontare la storia di amore e umanità è Grazia, una delle guerriere di questa battaglia. Grazia, paziente del dottor Carlo Iannace ha preso parte all’installazione di quello che è un vero e proprio giardino della solidarietà. Parla di “amiche di chemio”, il suo gruppo, la squadra. Tutte insieme al Moscati hanno lavorato ininterrottamente per costruire e vendere le Christmas Bubbles fatte a mano allo scopo di donare un’area svago ai pazienti del Pausillipon.
“Oggi – ha detto alla stampa presente – sono orgogliosa di aver maturato, purtroppo sulla mia pelle, la volontà di fare prevenzione. Non bisogna mollare mai, se molli muori prima. Ho fatto dodici chemio quelle più leggere guidando. Ce la si può fare. Per me è un Natale spettacolare, perchè ancora una volta siamo insieme. Siamo delle sopravvissute e ce la faremo perchè abbiamo i bimbi a casa”.
Per Grazia e per gli altri pazienti del Moscati il dottor Iannace è come una seconda mamma, una persona di famiglia, una persona cui affidarsi. “Ringrazio ogni giorno chi dona alla ricerca. E’ l’unica speranza. Sono la prova vivente che il sorriso non si perde, anzi raddoppia” ha aggiunto.
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