Selvaggia Lucarelli ha condiviso sui social un ricordo che a lei fa ancora tanto male. Il 4 dicembre del 1993 è stata vittima di un terribile incidente in cui ha rischiato di morire. Ha raccontato cosa l’è accaduto in un post su Facebook, spiegando che per lei l’inizio di dicembre è un momento sempre molto malinconico.
“I primi giorni di dicembre per me sono sempre malinconici perché evocano quel giorno di tanti anni fa in cui non sono morta per un soffio. Per quel soffio che è solo fortuna e che sai di non aver meritato più di altri che non hanno neppure avuto il tempo di pensare ‘Muoio’“. Selvaggia in quel periodo aveva 19 anni, si era trasferita a Roma con il suo fidanzato dell’epoca, Gianluca con cui lavoravano nel weekend nei locali per guadagnare qualcosa in più.
Una sera, racconta la Lucarelli, voleva tornare a dormire a casa dei suoi genitori a Civitavecchia, per trascorre del tempo con loro. Così il fidanzato alle 05 del mattino decise di accompagnarla: “La distanza era di circa 40 km, da percorrere sull’autostrada Roma-Civitavecchia. La strada era semi-deserta, io ero così stanca che mi addormentai sul sedile del passeggero. Senza cintura (25 anni fa le cinture non se le metteva quasi nessuno, pensate che scemi)“.
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Poi ha continuato: “Ricordo solo un botto fortissimo. Poi un intenso odore d’erba bagnata. Ero sdraiata in mezzo a un campo, al buio. Non sentivo alcun dolore, solo la testa bagnata. Zuppa. Capii che avevamo fatto un incidente, intravedevo la Fiesta di Gianluca a qualche metro da me. Sentii lui che mi chiamava. Urlava il mio nome come in un telefilm mediocre. Lo chiamai forte anche io. Eravamo vivi. Continuavo a chiamarlo, piangendo. Ora sentivo male al ginocchio, non potevo alzarmi. Vidi una macchina che accostava, in autostrada“.
Poi un ragazzo è andato in loro soccorso e ha chiamato immediatamente l’ambulanza: “Un ragazzo si avvicinò a noi con una torcia, mi sollevarono in piedi e mi accorsi che il mio ginocchio destro (la rotula) era fuori dalla sua sede naturale. Mi sentii svenire. Quel ragazzo mi disse che dovevo rimanere sveglia. Gianluca sentiva dolore a un braccio. Quando arrivò l’ambulanza vidi che eravamo usciti di strada quasi a Santa Severa, a 10 minuti da casa mia. C’era una curva, larga, Gianluca lì si era addormentato ed era andato dritto a più di 100 km orari“.
La Lucarelli ha spiegato che per fortuna non c’era il guardrail, quindi la macchina è finita in una cunetta e lei è schizzata fuori: “Nulla di grave, 15 punti di sutura esattamente nel centro della testa. Ricordo il trauma nel vedermi con i capelli completamente rossi nel bagno dell’ospedale. Non potevo lavarli finché non fosse arrivato il momento della rimozione dei punti. Il ginocchio aveva subito una sublussazione. Tenni il gesso un mese“. Quel ricordo le fa ancora molto male: “Il punto esatto in cui avrei potuto avere 19 anni per sempre l’ho guardato ogni singola volta negli anni a venire, quando sono passata per quell’autostrada. Tutti gli anni, i primi giorni di dicembre, io sento l’atmosfera di quei giorni lì, giorni che mi hanno lasciato una discreta paura della macchina, una grande indulgenza nei confronti di chi – molto giovane – è altrettanto imprudente e più sfortunato di me a 19 anni“. Tanti i like e i commenti sotto il post.
Il post di Selvaggia Lucarelli
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