Il boss dei Cristallini era legato a Misso. Famoso per aver trascorso l'ora d'aria con Riina, 'Il Padrino vorrebbe riempire vuoto lasciato dai rivali
È stato arrestato dai carabinieri nel luglio del 2018. I militari fecero irruzione nell’abitazione del boss sita nel cuore della zona denominata dei Cristallini, il fortino del clan Savarese sodalizio egemone nel rione Sanità.
A finire in manette proprio Salvatore Savarese, storico boss del quartiere oggi ai domiciliari. Detto ‘Il Padrino, Savarese – secondo quanto appreso da VocediNapoli.it – starebbe provando a prendere il controllo di numerose attività illecite condotte tra i vicoli natii del grande Totò.
Con il clan Sequino decapitato dalle operazioni dell’autorità giudiziaria, la detenzione del boss rivale Partrizio Vastarella e l’ultimo blitz che ha portato le manette ai polsi di Ciro Mauro, alias O’ Milionario (da sempre in buoni rapporti con i Vastarella), Savarese sarebbe interessato ad espandere la sua rete d’affari anche verso nuove piazze di spaccio, forte del vuoto lasciato dai clan del quartiere. Tra i business principali nelle mani dell’omonimo sodalizio anche quello del racket e delle estorsioni.
Tuttavia il boss, la cui carriera ha avuto origine al fianco di Giuseppe Misso detto ‘o Nasone, avrebbe contro una delle organizzazioni criminali più potenti di Napoli. Si tratta del clan Mazzarella, egemone nell’area Est di Napoli ma sempre attento alle dinamiche legate al centro della città.
Gli eredi di Michele Zaza alias ‘o Pazzo e dei fratelli Francesco, Ciro, Gennaro e Vincenzo – messi alle strette dai rivali del clan Rinaldi – vorrebbero estendere le proprie mire in tutto il centro storico di Napoli. Così, dopo la loro presenza a Forcella, i Mazzarella sarebbero pronti a “prendersi” anche la sanità.
Fa parte della storia la faida che ha visto contrapposti, ai clan cittadini (come i Giuliano di Forcella, i Mariano dei Quartieri Spagnoli, i Sarno di Ponticelli, i Misso e appunto i Mazzarella) quelli dell’Alleanza di Secondigliano (Contini–Mallardo–Licciardi con il supporto, spesso, dei Lo Russo).
Il potente cartello ha sempre utilizzato dei clan “satelliti” per inserirsi all’interno degli equilibri criminali ed economici del capoluogo campano. Ad esempio, i Vastarella – nella loro recente faida contro i Genidoni–Esposito–Spina – hanno avuto il supporto dei Licciardi e dei Lo Russo.
Tale dinamica potrebbe ripetersi anche in questo caso, con un triangolo esplosivo che vedrebbe protagonista i clan dell’Alleanza, il sodalizio guidato da Savarese e i Mazzarella. Proprio per quanto riguarda questi ultimi, sempre secondo quanto appreso dal nostro giornale, un esponente dell’organizzazione criminale avrebbe già provato a marcare il territorio del rione Sanità ma con scarso successo.
LEGGI ANCHE – In giro nel fortino del clan: con i falchi nel quartiere Sanità
Azione isolata o organizzata a tavolino? Su questo stanno provando a fare luce gli investigatori pronti ad evitare un’altra possibile guerra di camorra nel cuore di Napoli.
LEGGI ANCHE – Mariarca Savarese, nipote de ‘Il Padrino e compagna di Emanuele Sibillo