"Aggressione motivata dall'ansia dell'uomo per la salute della figlia", ecco le ragioni dell'autorità giudiziaria
Santobono, richiesta di archiviazione per l’ultima aggressione. Silvestro Scotti: “Non si può aspettare oltre, il Governo approvi la legge che tutela i medici. Diamo alla magistratura gli strumenti per punire chi aggredisce“. “Una notizia che è arrivata come un pugno allo stomaco. È l’ennesima dimostrazione, qualora ne servisse una, di quanto sia urgente l’approvazione della legge che irrigidisce le pene per chi aggredisce un medico e conferisce ai sanitari lo status di pubblico ufficiale”.
Silvestro Scotti, presidente dell’ordine dei Medici di Napoli commenta così la richiesta di archiviazione per particolare tenuità del fatto emessa dalla VII Sezione del Tribunale di Napoli è relativa all’aggressione subita da un infermiere del Santobono. “Parliamo di un infermiere – sottolinea Scotti – al quale è stata fratturata una mano, unuomo che è stato picchiato con una stampella mentre cercava di prestare assistenza ad un piccolo paziente“.
Una storia che si ripete uguale, a volte con esiti ancor più gravi, ogni giorno e che vede i medici quali vittime designate. “Approvare la nuova legge sulle aggressioni al personale sanitario – conclude – ormai è una priorità assoluta. Non possiamo più aspettare, dobbiamo fornire alla magistratura gli strumenti per punire severamente chi si rende colpevole dell’aggressione di un medico. Del resto, se la legge fosse già stata approvata, non ci sarebbero state attenuanti e le stesse fratture non sarebbero state considerate poi tanto lievi“.