L'episodio accaduto lo scorso 25 agosto. Robert Lisowski è stato poi riacciuffato e sarà trasportato presso il carcere di Secondigliano
Il suo è stato un record: mai nessuno era riuscito a scappare dal carcere di Poggioreale. Ci è riuscito Robert Lisowski, 32enne di origini polacche evaso dalle mura del “Mostro di cemento” lo scorso 25 agosto. La sua fuga, però, è stata molto breve. La Polizia lo ha individuato e arrestato il giorno dopo proprio nei pressi del penitenziario.
Lisowski, come riportato da Il Mattino, nel corso degli interrogatori da parte degli inquirenti, ha confermato i fatti e reso una versione credibile della vicenda. Inoltre, il 32enne ha dichiarato di aver agito da solo. Ad oggi Lisowski è ricoverato in ospedale.
L’uomo si è procurato una doppia frattura a causa di un salto fatto in occasione dell’evasione. Dopo la guarigione sarà trasferito presso il carcere di Secondigliano. Il 32enne è detenuto per un’accusa di omicidio. Per lui la magistratura ha chiesto 30 anni di reclusione.
Da quando Lisowski è finito in manette e poi dietro le sbarre di una cella non avrebbe fatto altro che pensare a come evadere. Un piano sviluppato giorno dopo giorno e condito da durissimi allenamenti fisici sostenuti in gabbia. Nel corso del tempo il 32enne sarebbe riuscito a reperire diversi oggetti che gli sono stati poi utili per la fuga.
Intanto è in corso un’indagine interna condotta dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP). L’obiettivo è quello di chiarire la dinamica dei fatti accertandone le responsabilità. Secondo le immagini tratte dai video registrati dal sistema di sorveglianza, Lisowski avrebbe approfittato dei pochi secondi necessari per nascondersi dalla vista degli agenti penitenziari mentre un folto gruppo di detenuti si stava recando in chiesa.
Una volta al sicuro da sguardi indiscreti, ha raggiunto il muro dal quale ha effettuato il salto che lo ha reso libero per poche ore.