Carcere di Poggioreale, bollettino dall’inferno: “Sovraffollamento e igiene, c’è tanto da fare”

Qualche timido passo avanti ma ancora un’enorme montagna da scalare. La montagna rappresenterebbe il Mostro di cemento ovvero il carcere di Poggioreale. La scalata che dovrebbe seguire ai piccoli passi, sarebbe una forte attività legislativa che trasformi il penitenziario da luogo di morte a contesto di recupero e rinascita dei detenuti. Un percorso dettato dalla nostra Costituzione ma per ora soltanto scritto e mai messo in pratica.

La situazione, più o meno, è relativa a quasi tutte le carceri italiane. Ma a Poggioreale la crisi umanitaria è più forte. Secondo il rapporto fatto dagli avvocati Riccardo Polidoro Sergio Schlitzer, in visita nel penitenziario guidati dalla Direttrice Maria Luisa Palma, le principali piaghe del carcere sono sovraffollamento, scarsa igiene, mala sanità, azzeramento della privacy e strutture fatiscenti.

Per entrambi i legali, che hanno partecipato all’iniziativa “Ferragosto in carcere” promossa dal Partito Radicale, “rispetto all’ultima visita qualcosa è stato fatto, ma moltissimo resta da fare“. Una piccola stoccata, in merito alle docce, è stata fatta all’ASL che non è stata in grado di, “ordinare di ottemperare a lavori che dovrebbero essere fatti immediatamente, per evitare il propagarsi di malattie e altro“.

Infine un pensiero è stato rivolto al Ministro degli Interni e Vice Premier Matteo Salvini: “Era stata annunciata la visita del ministro dell’interno, che poi è stata annullata. Peccato il sig. Salvini avrebbe potuto constatare come si marcisce in cella, secondo i suoi desideri in violazione della Costituzione“.

IL COMUNICATO DELL’OSSERVATORIO CARCERE DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI –

Ferragosto in carcereCasa Circondariale di Poggioreale

Si è conclusa la visita alla Casa Circondariale di Poggioreale da parte dei penalisti che quest’anno hanno aderito all’iniziativa Ferragosto in carcere organizzata dal Partito Radicale e da Radio Radicale.
Gli avvocati Riccardo Polidoro – Responsabile nazionale dell’Osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali Italiane – Sergio Schlitzer – componente del direttivo della Camera Penale di Napoli – e Elena Lepre – componente il direttivo de Il carcere possibile onlus – hanno visitato l’istituto e incontrato i detenuti, accompagnati dalla direttrice Maria Luisa Palma .
Rispetto all’ultima visita qualcosa è stato fatto, ma moltissimo resta da fare. C’è un’impressionante disparità di condizioni igienico sanitarie tra un padiglione e un altro, mentre in tutti si soffre un insopportabile caldo, in alcuni casi mitigato da un ventilatore donato da un’associazione. Ventilatore che rappresenta per i detenuti che non ne usufruiscono – ne sono cento e sono insufficienti – un’ennesima ingiustizia nei loro confronti e c’è da chiedersi com’è possibile che l’amministrazione penitenziaria non affronti una spesa irrisoria in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo in questi giorni.
Vi sono stanze che hanno il bagno con la doccia, ma anche stanze con 9
detenuti, con mura umide e intonaco fatiscente, bagni vergognosi comunicanti con il vano dove si prepara il cibo ed in alcuni casi addirittura a vista. Le docce comuni sono in uno stato pietoso e non si comprende le previste visite ispettive dell’Asl come possano non ordinare di ottemperare a lavori che dovrebbero essere fatti immediatamente, per evitare il propagarsi di malattie e altro.
La direzione fa il possibile, ma occorre la volontà politica di intervenire. Era stata annunciata la visita del ministro dell’interno, che poi è stata annullata . Peccato il sig. Salvini avrebbe potuto constatare come si marcisce in cella, secondo i suoi desideri in violazione della Costituzione.
Riccardo Polidoro, Avvocato e Responsabile Osservatorio Carcere UCPI

redazione

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