Il giovane sarebbe a capo della violenta beby gang autrice della vile aggressione
Li hanno inseguiti e accerchiati. Dopo le prime minacce è scattata l’aggressione. Calci e pugni, poi il tocco finale: una vera e propria lapidazione. Un lancio di sassi che ha provocato ad una delle due vittime un grave trauma cranico e diverse fratture. Poi la fuga con la refurtiva, probabilmente diverse cover per cellulari.
Ecco cosa è accaduto a Napoli la scorsa notte. Siamo in via Generale Orsini, una strada che si trova tra il lungomare (lato via Nazario Sauro) e via Santa Lucia. Protagonista una baby gang e la sua sete di violenza. Vittime due ambulanti che stavano facendo ritorno a casa.
Ad avere la peggio Roton Kalak, 39 anni nato in Bangladesh e in possesso di regolare permesso di soggiorno. Per lui potrebbero essere necessari addirittura due interventi chirurgici. Sta molto meglio, invece, il suo amico coinvolto nel raid.
Le indagini degli investigatori sono scattate a partire dalla denuncia delle due vittime. Gli inquirenti hanno iniziato a lavorare partendo dalle loro testimonianze e cercando di tracciare un primo profilo degli aggressori. Qualche risultato già ci sarebbe.
Infatti, come riportato da Il Mattino, sarebbe stato individuato colui che rappresenterebbe il capo della baby gang. Maglietta verde, capelli ricci e carnagione scura. Un indentikit rimasto impresso nella mente di Kalak e il suo amico, soprattutto per il comportamento particolarmente violento che ha manifestato il giovane.
Quest’ultimo sarebbe il capo branco, colui che manterrebbe le fila di un gruppo composto da sette, otto ragazzini. Tutti dovrebbero essere di origine napoletana ma tra loro ci sarebbe anche un giovane che parlava spagnolo.