Un decreto legge sulla Tutela del lavoro e sulla risoluzione di crisi aziendali. E’ quanto annuncia Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Un provvedimento che proverà a risolvere la questione dei rider, e di tutti i lavoratori sfruttati in Italia, e la permanenza a Napoli dell’azienda americano Whirlpool. Il decreto prevede, inoltre, anche interventi per le aree di crisi di Sicilia, Sardegna e in Molise.
“Noi siamo al lavoro per questioni importantissime per la vita e il lavoro delle persone. Stiamo per approvare un decreto legge che tiene dentro temi importanti come la sede Whirlpool di Napoli che non chiuderà più. Noi ci mettiamo i soldi per dire a Whirlpool ‘noi ti diamo una mano, ma tu onora gli impegni’. Con questo intervento ci muoviamo sulla strada di far restare aperto lo stabilimento”. Queste le parole del vicepremier Luigi Di Maio su Facebook. “Whirlpool avrà a disposizione oltre 10 milioni di euro e non potrà più dire che va via da Napoli”.
Nei giorni scorsi la multinazionale ha annunciato lo stop alla produzione di lavatrice e la ricerca di una nuova missione per lo stabilimenti di via Argine a Ponticelli.
Con riferimento allo stabilimento di Napoli, e in linea con quanto concordato lo scorso 24 luglio, Whirlpool EMEA ha presentato le sue analisi aggiornate sulle tre principali opzioni per il sito: nuovi ed ulteriori investimenti nel settore Premium; il trasferimento della produzione dall’estero ed una nuova missione per lo stabilimento di Napoli. Tali analisi sono state condotte sulla base del testo della norma, annunciato dal Ministro Di Maio, che prevede misure di decontribuzione pari a 17 milioni di euro in 15 mesi legate ai contratti di solidarietà.
Nonostante lo sforzo del Governo, gli approfondimenti condotti dimostrano l’insostenibilità della produzione di lavatrici a Napoli: l’unica soluzione sostenibile è il progetto di riconversione identificato.
In particolare, per quanto riguarda gli investimenti relativi a lavatrici di alta gamma, i benefici che la proposta avrebbe sulle perdite dello stabilimento non sarebbero sufficienti a compensare i bassi margini di prodotto e l’ammortamento incrementale. Lo stabilimento di Napoli continuerebbe infatti a operare ben al di sotto del punto di pareggio in termini di volumi e a non essere competitivo. Allo stesso modo, il trasferimento della produzione di lavatrici dall’Est Europa o dalla Cina (reshoring), pur consentendo allo stabilimento di incrementare la sua capacità utilizzata, richiederebbe sussidi strutturali con impatto negativo su profittabilità e competitività dell’Azienda in EMEA.
Dare una nuova missione allo stabilimento di Napoli rimane quindi l’unica soluzione percorribile per mantenere i massimi livelli occupazionali, la continuità industriale e garantire al sito un futuro sostenibile nel medio e lungo periodo. In questo contesto, Whirlpool è impegnata sin d’ora a confermare i diritti acquisiti, le tutele reali e il livello retributivo per tutti i dipendenti. Le capacità industriali e manifatturiere di Napoli e il suo posizionamento logisticamente strategico, saranno alla base di questa nuova missione che prevede lo sviluppo di un prodotto per due settori di mercato in rapida crescita, in cui l’Italia occupa un ruolo di rilievo anche in termini di attrazione di investimenti.
“Siamo certi che la nuova missione rappresenti un’importante opportunità di crescita per il sito di Napoli. Il prodotto è altamente innovativo, strategico per il futuro di lungo termine dello stabilimento e ha già ricevuto diversi riconoscimenti da autorità nazionali e internazionali e dalle Nazioni Unite” ha dichiarato Luigi La Morgia, Vicepresidente Operazioni Industriali della Regione EMEA e Amministratore Delegato per l’Italia. “Whirlpool ha confermato oggi il suo impegno a supportare i lavoratori in questa transizione, in virtù della solidità del progetto industriale che, a fronte di un successo a livello internazionale, ora guarda con grande interesse all’Europa e al nostro Paese. Siamo pronti a illustrarne tutti i dettagli già nel prossimo incontro, che auspichiamo sia convocato a inizio del mese di settembre”.