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Famiglia di blogger napoletani: “Raccontiamo il mondo ma Napoli ci emoziona ogni giorno”

Una famiglia di blogger napoletani che gira il mondo per lavoro ha pubblicato sul proprio sito web ViaggiaPiccoli.com un elenco di motivi per cui alla fine tra un continente e l’altro, tra una città d’arte e una capitale, tra un’avventura in Africa e un viaggio alla scoperta dell’estremo oriente, alla fine il posto più bello del mondo, quello che fa battere di più il cuore ed emoziona è la nostra città: Napoli. Riprendiamo qui quanto scritto da Cristina, Francesco, Enrico e Giulia.

Napoli comincia a cambiare volto. È estate, i napoletani partono e arrivano i turisti … e noi, che rimaniamo in città, ci camuffiamo e diventiamo turisti nella nostra città, all’alba attraversiamo Napoli dal centro storico al Vomero, salendo in silenzio i gradini della Petraio, fino ad arrivare alla Certosa di San Martino a abbracciare la nostra città dall’alto. Perché? Perché programmiamo viaggi , oltrepassiamo confini, giriamo il mondo e solo Napoli ci fa battere il cuore. Grazie Napoli.

Diciamo sempre grazie alle tante famiglie che si seguono sul blog e sui social, in un solo anno abbiamo animato una comunità con 107 mila Followers totali. Ma questo post è diverso, è per dire: “Grazie Napoli. Grazie perché ci fai emozionare, perché ci sorprendi sempre, perché non sei mai scontata, perché ci rendi orgogliosi di crescere i nostri figli in una città che li renderà cittadini del mondo“.

Perchè Napoli ci emoziona ogni giorno – Perché Napoli ci fa battere il cuore? Perché ogni giorno ci regala un’emozione. Perché è una continua tentazione.

Non riuscite a seguirci? Davvero Napoli può essere così bella? Direte che siamo di parte. Napoli è sporca, non ci sono regole, è la città dove non funziona niente, dove le corsie si chiamano preferenziali perché “i napoletani le preferiscono a quelle normali”.

Ok, ok ,conosciamo battute e limiti della nostra città. Francesco è nato a Napoli e io ci vivo da dieci anni e ho scelto di vivere nel cuore della città, i Quartieri Spagnoli, perciò so benissimo tutti i limiti, le assurdità , le follie di Napoli. Però credete che New York sia più ordinata? Che Roma sia più pulita? Che Milano sia meno nevrotica?

Se volete non credeteci, ma l’anno scorso siamo stati a Shanghai e sembrava di stare in una enorme Napoli, senza il Vesuvio e il profumo del mare e del pane: vicoli, panni stesi, motorini sui marciapiedi, immondizia per strada. Napoli è una capitale del mondo ed è unica.

Napoli e i tanti pregiudizi – Però capiamo la vostra diffidenza. Sui social riceviamo messaggi di famiglie che chiedono rassicurazioni e consigli prima di venire a Napoli. Abbiamo imparato a raccontare la nostra città proprio per cercare di moltiplicare il nostro amore, di far innamorare di Napoli tantissime famiglie con bambini. E tutti quelli che ci hanno seguito e sono venuti a trovarci hanno promesso: “Torneremo presto”.

Grazie Napoli: i nostri sei luoghi del cuore – Ecco perché in questo post vi regaliamo i nostri sei luoghi del cuore. Un luogo per ogni senso. Un luogo per imaparare a vedere, annusare, assaporare, ascoltare, toccare Napoli. Perchè cos’altro è l’amore se non un turbinio di sensi?

Il nostro modo per dire: “Grazie Napoli” – Primo senso: l’udito – Tutti quando immaginano Napoli la immaginano come una città rumorosa, con voci che si accavallano, rincorrono, sovrappongono. E Napoli è questa, ma fidatevi di noi, seguiteci e vi faremo amare il silenzio di Napoli. Dove? Lungo pontile di Bagnoli, che si stacca dalla terra, lascia alle spalle l’abbandono dell’Ex Ilva e si allunga nel mare fino quasi a toccare Nisida e protendersi idealmente fino a Ischia. Qui troverete solo i gabbiani e i passi lenti degli anziani che vanno a prendere il sole in inverno e il fresco in estate. Troverete ragazzi che leggono e bimbi che fanno volare gli aquiloni. Qui troverete i sospiri di Napoli.

Napoli ci fa battere il cuore: nei vicoli – Secondo senso: il tatto – A Napoli la gente ti tocca, quando compri la frutta al fruttivendolo la tocchi per vedere se è matura. A Napoli devi girare con lo sguardo alto e devi toccare. A Napoli i muri sono animati, con i panni stesi da palazzo a palazzo, le scritte, i murales.

Nei Quatieri Spagnoli ovunque troverete i disegni visionari di Cyop & kaf e di tantisismi artisti, da Bosoletti a Vittorio Valiante. E troverete la signora del “Basso” (appartemento fronte strada) che vi spiegherà come è nato e di tutta la gente che passa davanti alla sua finestra portandole il mondo a casa grazie a questi disegni che attirano migliaia di turisti.

Napoli ci fa battere il cuore: pizza e dolci – Terzo Senso: il gusto – Chi viene a Napoli non è a dieta, non può. Pizza, pizza fritta, pizza a portafoglio, cuoppo fritto, parmigiana di melanzane, sfogliatelle (c’è la riccia e c’è la frolla), babà… impossibile resistere e sarebbe un peccato. Perciò abbandonatevi ai sapori, però un consiglio, se vi fidate: i nomi famosi delle pizzerie riportati su tutte le guide sono sicuramente sinonimo di qualità, ma osate, addentratevi nei vicoli dei Quartieri Spagnoli o vi consigliam oanche la Sanità, saltate le file dei ristoranti ormai famosi e entrate in un ristorante che vi ispira, anche s e è piccolo e non ha recensioni. Lo scorso inverno abbiamo invitato un gruppo di blogger a Napoli con la prima edizione di #Napolioperme e li abbiamo portati nella Napoli insolita e meno conosciuta, gli abbiamo offerto il Caffè Caldo Freddo del bar Mastracchio (vico Tofa 4), la scuola di cucina multietnica da Tina & Angelo e alla Master Class di Caffè Napoletano con Ragazzi di Casatolentino e l’ospitalità di Spira Mirabilis, B&B a Santa Lucia, il fiocco di neve di Poppella, tra i vicoli della Sanità

Napoli ci fa battere il cuore: il Belvedere della Certosa di San Martino – Quarto Senso: la vista – Una delle cose che più amiamo fare a Napoli e camminare. Spesso Saliamo e scendiamo dal Vomero, salendo a piedi dalle Scale del Petraio e scendendo dalla Pedamentina. Napoli è una città in salita (forse per ricordarci che è faticosa), ma una volta che sei in alto sulle terrazze di Castel Sant’Elmo o sulla balaustra della Cerosa di San Martino devi fare una sola cosa: chiudere gli occhi, inspirare a pieni polmoni , espirare e aprire gli occhi, verrai avvolto dalla bellezza sconvolgente di Napoli. E non ci sarà foto o stories che potrà mai regalarvi l’emozione di quel panorama. Dovete venire a Napoli e vederlo con i vostri occhi

Napoli ci fa battere il cuore, con le sue gallerie sotterranee – Quinto senso: l’olfatto – Quando intorno a voi tutto e buio e non si sentono rumori, cosa potete fare? Provate a “guardare con il naso”. Annusate. Napoli ha molti odori, quello più buono, mi ripeto è quello della pizza, però c’è un altro odore insolito magico, che è quello della polvere e dell’aria consumata della Napoli sotterranea. Un luogo che amiamo moltissimo di Napoli è la Galleria Borbonica, un luogo in cui senti la città del passato, senti le viscere mai quiete di una città sempre in movimento.

Napoli ci fa battere il cuore: guardate la gente negli occhi – Il sesto senso è l’intuito – Se venite a Napoli, vi chiediamo un favore, non vedete solo i monumenti, le piazze, il lungomare, le botteghe artigiane di San Gregorio Armeno. Camminate con il naso all’insù pr vedere i palazzi napoletani e fermatevi in una piazza, un qualsiasi, che sia piazza Bellini o piazza del Gesù, piazza Sant’Anna di Palazzo o piazza Vanvitelli e guardate la gente. Guardatela e vi sorrideranno. Non ci credete? Venite a Napoli e provate. Tornerete nelle vostre città carichi di ricordi e di sorrisi.