Il noto giornalista e pionere dell'informazione online è a Dimaro per seguire il ritiro del Napoli
Giornalista di lunga data, editorialista di importanti testate, Vittorio Zambardino è stato anche un avanguardia per quanto riguarda l’informazione online. Zambardino è arrivato a Dimaro per godersi il ritiro del Napoli e per l’occasione lo abbiamo intervistato.
Tanti i temi trattati, dall’atmosfera che c’è qui in Trentino, al mercato, alla preparazione della squadra secondo la sapiente giuda di Ancelotti, le fake news di mercato, la compattezza dell’ambiente azzurro e infine il capitolo San Paolo.
IL RITIRO – “Qui c’è sempre un ottimo clima. Quest’anno noto anche un pò di entusiasmo in più. La squadra è compatta e carica. Di sicuro c’è attesa per il mercato ma i tifosi non dovrebbero occuparsene. Questo è un compito della società“.
IL MERCATO – “Nella mia carriera mi sono occupato di calcio. Tuttavia a me non piace parlarne, c’è una persona come Ancelotti della quale dobbiamo fidarci ciecamente. Di James non so molto perché non ha avuto continuità negli ultimi anni. Icardi, invece, è un mistero. Tutta la vicenda che ha caratterizzato il suo rapporto con l’Inter è davvero strana. Il club nerazzurro dovrebbe svenderlo. E lui, come atleta, siamo sicuri che stia mentalmente bene e fisicamente in forma?“.
L’UNITÀ DELL’AMBIENTE – “Io mi auguro che ci sia un clima sereno, di unità e compattezza. Avrà fatto gioco anche il lancio della campagna abbonamenti. La scorsa stagione da questo punto di vista è stata tremenda. Troppa delusione e pessimismo. Vorrei meno isterismo e maggiore positività nel sostenere la squadra. Sappiamo che il calcio di oggi si basa su soldi e management. Guardiamo la rosa della Juventus, è pazzesca. Poi ci sono le altre avversarie. Io penso che Ancelotti e la società sbaglino a parlare di scudetto caricando l’ambiente di forti aspettative“.
LE FAKE NEWS – “Il calciomercato è sempre stato una fake news. Non c’era bisogno di aspettare internet. Si è sempre trattato fin da quanto ero giovane di una tempesta di fesserie. Ricordo che quando il Napoli comprò Altafini e Sivori la situazione era simile a questa che stiamo vivendo oggi. Si tratta di un circolo vizioso caratterizzato dalla convenienza che hanno coloro che le diffondono“.
LA SQUADRA – “Non vedo l’ora di capire le condizioni dei giocatori più forti. Mi interessa poco delle prestazioni fatte qui a Dimaro o di guardare i ragazzi della primavera. Non vorrei fare brutte figure contro Barcellona e Liverpool quindi sono curioso di guardare i vari Mertens, Callejon, Ghoulam, Zielinski, Allan e Ruiz“.
IL SAN PAOLO – “Il San Paolo come hai detto ha avuto una ripulita per le Universiadi. Non si tratta di un nuovo stadio, di una nuova struttura. Partiamo da questo. Poi non ne posso più delle polemiche tra il Comune e la società. Risolvessero in privato le loro questioni. Per quanto riguarda il San Paolo, lo ritengo un impianto vecchio da abbattere e ricostruire. Questo ne vale degli interessi dei cittadini, dei tifosi e del privato che vorrà investirci dei soldi. E poi va rispettata la storia del San Paolo, un passato glorioso che non deve però essere un peso. Per ora, da abbonato, posso sentirmi soddisfatto di non dovermi più sedere sulle cacche dei gabbiani o di immergermi in una palude se ho necessità di andare in bagno. Ma è necessario uno stadio di livello europeo per 40mila – 50mila spettatori. Oggi al San Paolo sono questi i massimi dell’affluenza, eppure a volte l’impianto sembra vuoto. Tuttavia a Napoli c’è un orientamento politico che detesta l’iniziativa privata e l’ostacola. Mi auguro che dopo il crollo del comunismo possano tramontare tutte queste altre forme di micro comunismo“.
IL VIDEO DELL’INTERVISTA –