Non credono ai referti medici e ai verbali della polizia le circa 300 persone scese in piazza a Napoli per manifestare contro l’uccisione di Rocky, il pitbull ammazzato da un poliziotto durante un intervento avvenuto in via Cesare Rosaroll la scorsa settimana.
Il padrone del cane, un 25enne sottoposto agli arresti domiciliari, andò in escandescenze iniziando ad aggredire, brandendo una pistola giocattolo (senza tappo rosso), poliziotti e sanitari del 118. Il povero Rocky è così intervenuto in difesa del padrone e, dopo aver aggredito dei poliziotti, è stato sparato da un agente in due circostanze diverse. Trasportato all’ospedale veterinario dagli stessi poliziotti, il pitbull è morto durante il tragitto scatenando la veemente reazione delle associazioni animaliste, arrivate a denunciare il poliziotto e ad organizzare la manifestazione odierna.
Appuntamento alle 17 in via Cesare Rosaroll con il corteo che ha poi percorso il corso Umberto al grido di “Giustizia, giustizia” oltre alla richiesta al poliziotto coinvolto di “posare la divisa”perché “è un delinquente” alla stregua “dei criminali”.