Il Consiglio comunale ha bocciato un emendamento alla delibera della Giunta che destinerebbe l'area ai centri sociali o organizzazioni politiche
Sembrava una storia dimenticata quella relativa alla bonifica e riqualificazione dell’ex area mercatale di Sant’Anna di Palazzo nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Invece uno scontro istituzionale tra il Comune e la Municipalità ha risvegliato polemiche mai definitivamente assopite.
Così, dopo un processo che ha visto attuare una radicale pulizia dell’area, sviluppare una “fucina di idee” per raccogliere i dovuti progetti e una delibera sulla quale la Giunta comunale si sarebbe mossa in gran segreto, sembra proprio che il vecchio mercatino – dopo 30 anni di degrado – sia destinato a diventare sul serio uno spazio a disposizione dei centri sociali.
Sulla vicenda la I Municipalità, presieduta da Francesco De Giovanni, è sempre stata contraria. Per l’Ente, l’ex area mercatale deve essere destinata ad associazioni con scopi e finalità di recupero sociale o come presidio di sicurezza e legalità. Tuttavia, il Comune è andato dritto per la propria strada.
Così il Consiglio di Palazzo San Giacomo ha bocciato un emendamento proposto proprio dalla Municipalità che stabiliva il divieto di concessione dello spazio pubblico a centri sociali o organizzazioni politiche. Il fatto ha scatenato la reazione di De Giovanni.
LE DICHIARAZIONI DI DE GIOVANNI –
“Sulla destinazione d’uso dell’ex mercatino di Sant’Anna di Palazzo si è consumato un ulteriore, gravissimo strappo con l’amministrazione comunale. Avevamo proposto un emendamento alla delibera sul futuro della struttura che escludesse, di fatto, la possibilità di affidare l’ex mercatino a centri sociali o partiti ed associazioni politiche. Ebbene alle 2 del mattino la maggioranza arancione ha bocciato l’emendamento. Questo atteggiamento, ovviamente, ci preoccupa moltissimo ma ci renderà ancor più vigili su quella struttura. Stiano certi a Palazzo San Giacomo che saremo pronti a fare le barricate con i cittadini dei Quartieri Spagnoli qualora dovessimo sentire soltanto l’interesse degli appetiti di qualche centro sociale che trasformerebbe la struttura in un ennesimo bubbone di degrado in una zona che proprio di questo non sente il bisogno. Abbiamo collaborato sino alla fine della procedura – conclude de Giovanni – chiedendo solo un atto di chiarezza e trasparenza che non è avvenuto. È chiaro che ci regoleremo di conseguenza“.
L’EMENDAMENTO PROPOSTO DALLA I MUNICIPALITÀ –
LA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DE GIOVANNI ALL’ASSESSORE CLEMENTE –
