La Lega Antispecista Italiana ha raccolto e pubblicato una testimonianza secondo la quale l'animale sarebbe stato ucciso a sangue freddo
Non sono terminate le feroci polemiche sulla vicenda avvenuta ieri a Napoli in via Cesare Rossariol. La polizia era intervenuta per notificare un ordine di carcerazione a carico di un 25enne agli arresti domiciliari.
Il giovane era in possesso di un cane di razza pitbull che secondo il comunicato della Questura e il referto del 118, ha aggredito e azzannato un agente. Uno dei poliziotti presenti alla scena ha poi aperto il fuoco due volte uccidendo il cane.
L’animale, nonostante il soccorso da parte di una poliziotta, è poi deceduto al pronto soccorso. Immediate le reazioni di rabbia e ira di molte associazioni animaliste. Una di esse, la Lai (Lega Antispecista Italiana), ha anche denunciato l’agente.
Diversi video che hanno immortalato il tutto hanno scatenato le risposte degli animalisti. Questi ultimi hanno a disposizione molte testimonianze di persone presenti in quel momento e che conoscono il 25enne e il pitbull.
LA TESTIMONIANZA – “Dopo l’arrivo del 118 e della Polizia, l’uomo è uscito in strada brandendo una pistola. Una volta che quest’ultimo è stato portato alle macchine della Polizia è uscito il cane che per legge questa persona neanche poteva detenere. L’animale non ha aggredito nessuno. Il signore nel video cercando di allontanare il pitbull a calci è stato preso e bloccato alla scarpa dal cane stesso. Poi l’animale è stato ucciso a sangue freddo. Sono uscita ed ho chiesto di portare via il cane per soccorrerlo ma me lo hanno impedito. Sono stata anche spinta e strattonata. Il pitbull è stato poi portato via per le cure dopo circa 20 minuti grazie all’intervento di una poliziotta donna. L’animale è stato portato al Frullone“.
IL POST SU FACEBOOK –
“AGGIORNAMENTO IMPORTANTE PITTBULL UCCISO DA POLIZIOTTO A NAPOLI …Ho ascoltato al mio telefono la testimonianza preziosa di Anna Chiaravalle, volontaria napoletana che abita accanto la casa del proprietario del pittbull ucciso ieri dalla polizia a Napoli , grazie a Miriam Caldarazzo che mi ha messo in contatto…e la faccio ascoltare anche a voi…Anna era presente sul posto e ha visto tutto…il povero cane non aveva aggredito nessuno, e dopo essere stato sparato ha girato per venti minuti sanguinante con la zampa spappolata in cerca di aiuto tra le persone fino a posizionarsi davanti la porta di casa. Anna ha offerto immediatamente ai poliziotti supporto per portarlo da un vet, ma gli veniva vietato, e quando ha insistito perché il cane stava morendo, l’hanno strattonata di malo modo contro il cofano di una macchina allontanandola con forza …solo dopo venti minuti, quando aveva perso tutto il sangue, una poliziotta donna si è finalmente impietosita, ha avvolto il cane in un asciugamani e lo ha portato alla sede della asp…vergogna, vergogna infinita …come già ho annunciato ieri, oggi come LAI Lega Antispecista Italiana tramite mandato all’ avv. Aurora Loprete, denuncerò alla procura di Napoli questo grave episodio di uccisione e maltrattamento animale, supportando il tutto con video e dichiarazioni di testimoni oculari, affinché’ quel povero animale abbia giustizia…Condividete questa importante testimonianza perché si sappia di questa condotta completamente inadeguata“.
IL VIDEO –
LA NOTA DI “NESSUNO TOCCHI IPPOCRATE” SU FACEBOOK –
“Una triste storia dove il protagonista è un padrone scellerato di un cane!
Quello che sta emergendo in queste ore è l’istituzione di un “tribunale social” che sta condannando il poliziotto che ieri ha sparato al pitbull del detenuto arrestato a Via Cesare Rosaroll a Napoli.
Ci preme chiarire che:
1) il cane ha svolto il lavoro per il quale è stato addestrato, ovvero difendere il padrone da chiunque fa irruzione in casa. Addestramento condannabile !
2) il poliziotto , come si vede chiaramente, e ripeto CHIARAMENTE, nel video esplode il primo colpo in difesa della persona con t-shirt bianca e borsello (poliziotto in borghese?) che ha lottato per difendersi a calci con il pitbull per circa 5 secondi. Quindi il primo colpo è stato esploso per “stato di necessità” oppure per più facile comprensione per “emergenza”. Il secondo colpo è stato esploso poiché il cane (ferito non mortalmente alla zona posteriore del corpo) si stava dirigendo verso gli agenti che stavano arrestando il detenuto.
3) il poliziotto si è comportato come se avesse ferito un essere umano in un conflitto a fuoco, ovvero ha preso il cane, lo ha caricato nella volante e lo ha trasportato al pronto soccorso veterinario alla ASL del FRULLONE facendo tutto il possibile per salvare la vita del quadrupede.
4) il personale sanitario non è presente nel video poiché hanno attentamente seguito le linee guida 118, ovvero si sono messi in sicurezza (probabilmente in ambulanza) ma vi assicuriamo che il cane si è avventato anche contro loro solo che sono stati più lesti nella fuga in ambulanza.
5) il detenuto in regime di “arresti domiciliari” non poteva detenere un cane da difesa in casa (e questa è legge)
6) se il detenuto è stato arrestato in tal modo, ovvero con manganellate e spray al peperoncino è stato semplicemente perché un poliziotto ,nell’appartamento (quindi non visibile nel video) , ha ricevuto un pugno in pieno volto. Quindi c’è stato l’oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale e aggressione.
Come associazione siamo dispiaciuti per il cane che ha avuto solo la colpa di essere stato addestrato da un padrone scellerato
E siamo dispiaciuti per il poliziotto azzannato e per l’altro ferito con un pugno.
Chiediamo ai followers della pagina prima di giudicare e fare dei “processi social” di analizzare bene le situazioni con video alla mano ma soprattutto con codice penale alla mano.
Grazie a tutti“.
IL BOLLETTINO DEL 118 DA “NESSUNO TOCCHI IPPOCRATE” – Sul posto anche gli operatori sanitari del 118:
“Pit Bull si avventa contro il 118 e ferisce un Poliziotto il tutto contornato da pallottole che fischiano in aria.
Aggressione n. 57 del 2019.
La postazione 118 Ascalesi, viene allertata per ‘agitazione psicomotoria’ in via Cesare Rosaroll. I sanitari, una volta giunti sul posto, si rendono conto che l’agitazione del paziente in questione scaturiva dalla ricezione di una notifica da parte delle Forze dell’ordine. Il paziente era già in regime di detenzione domiciliare. La polizia presente sul posto Concede ai sanitari l’ingresso nell’appartamento allo scopo di rilevare i parametri vitali e lo stato di salute del detenuto, lo stesso scaglia contro l’equipaggio 118 e contro la Polizia un cane di razza pit bull, che azzanna un poliziotto e per fortuna non i sanitari. Un altro poliziotto li presente , testimone di quanto accaduto, impugna l’arma di ordinanza e spara al pit bull a pochi metri dal personale 118. Il paziente , proprietario del pit bull, vedendo colpire il suo cane, da in escandescenza nei confronti del personale 118 e della Polizia di Stato, colpendo uno di quest’ultimi con un pugno al volto.
Versione dell’equipaggio 118 : ‘il pit bull voleva mordere anche noi, ma siamo riusciti a scappare. Il detenuto pare che brandiva in mano una pistola a salve’.
Il bollettino restituisce: un poliziotto ferito ad un polpaccio, paura per il 118 che si è dovuto nascondere dietro delle automobili in sosta per gli spari di arma da fuoco, un pit bull ferito e purtroppo morto dopo poco al Ps veterinario, ed un detenuto agli arresti domiciliari tradotto in carcere. Ancora una volta tragedia sfiorata per i sanitari e la Polizia di Stato, da sempre accanto a noi. Da segnalazione pervenuta“.
LA QUESTURA –
Stamattina, agenti del Commissariato “Vicaria-Mercato” hanno raggiunto via Cesare Rosaroll per eseguire un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli nei confronti di un 25 enne già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
L’uomo ha fin da subito opposto una viva resistenza all’arresto, puntando una pistola contro gli operatori, poi risultata una replica priva del tappo rosso, ingaggiando con loro una colluttazione ed aizzando il proprio cane, che ha morso uno dei poliziotti.
Durante queste fasi, gli agenti hanno esploso due colpi all’indirizzo dell’animale.
Quattro degli operanti sono ricorsi a cure mediche per traumi e contusioni varie, e un quinto a causa del morso ricevuto.
Sono stati i poliziotti di un’Unità Cinofila a soccorrere il cane e a condurlo presso un centro veterinario, dove è deceduto.
L’uomo è stato arrestato, oltre che in virtù del provvedimento restrittivo, per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
LA DENUNCIA – “Abbiamo denunciato il poliziotto che ha sparato al cane. Hanno sottoscritto la denuncia 31 associazioni italiane per la tutela animale“, Ilaria Fagotto Presidente del consorzio animalista Lai (Lega Antispecista Italiana).
IL VIDEO –