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Vesuvio, nasce il piano di evacuazione: firmato accordo con diverse regioni italiane

È da moltissimo tempo ormai che si parla della necessità, per gli abitanti dei comuni vesuviani, di istituire un piano di evacuazione nell’eventualità in cui il Vesuvio si risvegli. Sebbene infatti conferisca al panorama napoletano il suo aspetto caratteristico e suggestivo, resta uno dei vulcani più monitorati e pericolosi al mondo: si tratta infatti di un vulcano di tipo esplosivo, che genera le eruzioni più violente.

Dopo mesi di trattative ieri a Palazzo Santa Lucia è stato sottoscritto un protocollo di gemellaggio destinato al milione e 155 mila cittadini dell’area vesuviana e in base al quale i presidenti delle altre regioni italiane si impegneranno ad accogliere gli sfollati. L’accordo è stato firmato dal presidente della giunta regionale della Campania, dai presidenti della regione Basilicata e Calabria, dal Vicepresidente del Molise e dagli assessori della Sardegna e del Lazio.

“È un risultato importante – ha affermato il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Angelo Borrellidi questi protocolli si parlava dal 2002 e la pianificazione dell’ emergenza Vesuvio è cominciata nel 1984″.

Dal 16 al 20 ottobre 2019 si terrà inoltre un’esercitazione della Protezione Civile nell’area dei Campi Flegrei, che si unisce alla campagna di informazione che partirà a settembre e che informerà ogni cittadino su cosa fare in caso di emergenza.

“Non è uno scherzo, ma il modo serio di prepararsi ad eventi che possono essere catastrofici – ha spiegato De Luca – i ragazzi devono sapere a memoria che cosa fare in caso di emergenza, conoscere il luogo in cui dovranno recarsi e le modalità per farlo. Va sperimentato un modello organizzativo di evacuazione”.

 

Vesuvio, nasce il piano di evacuazione: firmato accordo con diverse regioni italiane