Voce di Napoli | Navigazione

Napoli, riapre palazzo Guevara: ma il cantiere continua a causare problemi

Sono passati sei anni da quel 4 marzo 2013, giorno in cui l’ala sinistra dello storico palazzo Guevara di Bovino alla Riviera di Chiaia crollò, mostrandone l’interno agli increduli passanti. Il crollo fu probabilmente causato da una disattenzione nella costruzione del cantiere della linea 6 della metropolitana (attivo ancora oggi) che generò una falla e la conseguente fuoriscita d’acqua che causò il cedimento strutturale. Sebbene l’incidente non abbia causato vittime, ha lasciato senza casa le famiglie che abitavano l’immobile, e anche i commercianti che sono stati danneggiati dal crollo non sono ancora stati risarciti.

La maggior parte delle impalcature è stata rimossa nelle scorse settimane dalla facciata ricostruita, ma restano ancora tubi e pezzi di metallo dalla parte del palazzo che dà sull’Arco Mirelli. In teoria anche queste ultime impalcature dovrebbero essere eliminate con l’avvicinarsi delle Universiadi, che si terranno dal 3 al 14 luglio.

Un’altra nota dolente della Riviera è anche il “Monumento allo scugnizzo”, storica scultura realizzata da Marino Mazzacurati nel 1963 per celebrare le Quattro Giornate di Napoli, nelle quali il popolo napoletano combatté contro gli invasori nazisti riuscendo a scacciarli. La scultura è stata smontata all’inizio dei lavori per la linea 6 e ancora oggi è in attesa di essere riassemblata. Sebbene sia bello pensare di riuscire a farlo prima delle Universiadi, un po’ di scetticismo è lecito dato l’andamento rilassato dei lavori. Quindi sebbene palazzo Guevara sia tornato ai fasti di una volta, non è certo possibile dire che i problemi della Riviera di Chiaia siano del tutto risolti.

Palazzo Riviera di Chiaia