Napoli discarica a cielo aperto, cittadini “intrappolati in casa”: “Spazzino culturista, addominali e strada sporca”

E’ l’attuale cartolina della città di Napoli e soprattutto dei suoi quartieri di periferia, da sempre messi in secondo piano rispetto alle zone frequentata dai turisti e ai quartieri benestanti come Posillipo, Vomero e Chiaia. Cumuli di rifiuti in strada da giorni che col passare delle ore fanno sentire sempre più la loro presenza a causa del forte caldo. Mentre la Tari, la tassa sui rifiuti, aumenta (con il Comune che nei giorni scorsi ha inviato i bollettini da pagare con prima rata 30 giugno), il servizio non si sta dimostrando efficiente a causa della manutenzione degli Stir della città metropolitana.

Così si assiste alla trasformazione dei cassonetti in vere e proprie discariche a cielo aperto. Da Pianura a Secondigliano, passando per Soccavo, Scampia, Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio e tutte le zone periferiche della città. L’Asia, l’azienda del comune di Napoli che si occupa della raccolta rifiuti (alle prese anche con il problema campane incendiate nel centro storico della città), è riuscita ad arginare parzialmente la situazione raccogliendo nella giornata di domenica parte delle oltre 350 tonnellate che hanno occupato le strade nell’ultima settimana.  “Ieri siamo riusciti a recuperare maggiori quantitativi di spazzatura rimasta a terra grazie a un sovraconferimento agli Stir e oggi contiamo di poter recuperare quanto rimasto. Il tema e’ riuscire ad avere un conferimento ordinario agli impianti. Se i camion restano ai cancelli dieci ore inevitabilmente la raccolta rallenta”. Queste le parole del presidente di Asia Francesco Iacotucci.

PRESIDENTE ASIA: “RIFIUTI NON SONO Lì DA SETTIMANE”
Dopo il primo intervento di domenica, a terra ci sarebbero circa 200 tonnellate ma – secondo Iacotucci – ”nulla è lì da settimane”. Settimane no – e ci mancherebbe! –  ma numerosi giorni si. Per il numero uno di Asia il problema ”non riguarda solo Napoli ma anche tutti gli altri Comuni della zona ed è legato all’accumulo negli Stir dovuto anche al previsto stop di una linea dell’impianto di Acerra rispetto al quale evidentemente non sono state messe in campo le azioni suppletive”. Iacotucci ha ricordato i dati in crescita della raccolta differenziata, arrivata a raggiungere – secondo i dati forniti dall’amministrazione de Magistris – circa il 40% dei cittadini.

LA MUNICIPALITA’: “CITTADINI INTRAPPOLATI”
Sulla vicenda è intervenuta anche la IX Municiaplità Pianura-Soccavo, travolta in questi giorni dai cumuli di rifiuti, che ha precisato quanto segue: “I disagi maggiori si stanno registrando in periferia, un territorio penalizzato come sempre. Anche se non mancano i cumuli anche nel centro storico di Napoli. I cittadini di Soccavo e Pianura sono stanchi di una situazione che va avanti da anni e che non si riesce a risolvere. Noi stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per aumentare le percentuali di raccolta differenziata, ma ogni sforzo è inutile se non si crea un ciclo integrato dei rifiuti. In questi giorni di gran caldo a Pianura e a Soccavo i cittadini sono costretti a restare chiusi in casa per i cattivi odori. Una situazione che non abbiamo alcuna intenzione di tollerare”.

DE MAGISTRIS RIDIMENSIONA: “TUTTO SONO CONTROLLO”
Intervenuto ai microfoni de “La Radiazza” in onda su Radio Marte, de Magistris ha alleggerito il problema:  “Non c’e’ un’emergenza, è tutto sotto controllo – ha affermato de Magistris -. C’e’ solo qualche ritardo dovuto alla manutenzione degli Stir della Citta’ Metropolitana. Il disagio rientrerà a breve però invito i cittadini a non assumere comportamenti incivili. Purtroppo una minoranza provoca grandi problemi. Un esempio sono i rifiuti che vengono abbandonati fuori dai contenitori”.

CITTADINI ESASPERATI, LA DENUNCIA: “SPAZZINO FA GLI ADDOMINALI E LASCIA STRADA SPORCA”
Stanchi di essere trattati sempre da cittadini di secondo livello, alcuni residenti dei quartieri Pianura e Soccavo lamentano diversi problemi. C’è chi accusa di inciviltà parte dei concittadini: “L’emergenza non è legata ai rifiuti; ma al degrado culturale di un paese dove ci sono ancora persone che buttano cartoni e materassi per strada. L’emergenza rifiuti si combatte studiando e leggendo”. Altri ribattono sostenendo che oltre all’inciviltà “ci sono leggi inadatte e sistema che non funziona”. Un residente di Soccavo commenta: “Per eccesso di pudore non pubblico le foto dove abito ma venitevi a fare una capatina tra via Risorgimento, via Paolo della Valle, via IV Novembre con le traverse laterali. Non si viene a spazzare da tempo”.

SPAZZINO CULTURISTA – Un netturbino è stato poi immortalato – sempre nel quartiere Soccavo – da un lettore di VocediNapoli.it mentre steso su una panchina fa addominali e altri esercizi per mantenersi in forma: “Oltre ai cumuli di rifiuti presenti nella zona riservata ai cassonetti, anche le strade sono sporche e non sempre pulite a dovere. Vedere questo spazzino allenarsi a pochi passi dal marciapiede sporco non è stato bello. Pagare 4-500 euro di spazzatura e vedere che le erbacce continuano a crescere, le strade restano sporche e gli spazzini fanno sport indossando la divisa di lavoro penso che non fa piacere a nessuno”.

LE IMMAGINI DEL DEGRADO NEI QUARTIERI SOCCAVO E PIANURA: 

Ciro Cuozzo

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