Due mesi di dieta con frutta e verdura migliora la fertilita’ Spermatozoi piu’ in salute grazie agli antiossidanti (ANSA) – ROMA, 25 MAG – Bastano due mesi di dieta ricca di frutta e verdura per avere spermatozoi piu’ sani. Lo afferma uno studio presentato al congresso della Societa’ Italiana di Andrologia (Sia) che si chiude oggi a Bari, secondo cui a produrre l’effetto sono gli antiossidanti contenuti nei vegetali. L’indagine e’ stata condotta su 30 pazienti tra 25 e 40 anni non fumatori con infertilita’ idiopatica, una delle cause di infertilita’ maschile in maggiore aumento. “Una carenza dietetica di antiossidanti e’ stata dimostrata strettamente correlata al danno ossidativo sugli spermatozoi e alla frammentazione del Dna spermatico – spiega Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore dell’Universita’ Federico II di Napoli -; questo, aggiunto a stili di vita non corretti e altri fattori di rischio come eta’, inquinamento ambientale, fumo o alcol, puo’ contribuire a ridurre significativamente la fertilita’ maschile”. Nello studio, coordinato da Giuseppina Peluso, responsabile del Laboratorio di Semiologia-Pma Azienda Ospedaliera di Cosenza, ai pazienti e’ stata proposta una dieta ricca di antiossidanti. “I partecipanti erano mediamente in sovrappeso e abbiamo percio’ proposto una dieta ipocalorica con un apporto medio di 1500 calorie al giorno – spiega Peluso -, composta per il 25% da proteine e con carboidrati a basso indice glicemico; i prodotti vegetali introdotti nella dieta contenevano soprattutto vitamina C, E, beta-carotene, folati e zinco, per un introito quotidiano fra 800 e 1000 milligrammi di antiossidanti da circa 300 grammi di frutta e vegetali – racconta Peluso -. Dopo due mesi abbiamo osservato che la motilita’ degli spermatozoi in generale e’ aumentata dal 10 al 25%, e soprattutto che dopo la dieta e’ raddoppiata, passando dal 7 al 15%, la motilita’ progressiva: gli spermatozoi hanno cioe’ movimenti attivi in cui percorrono una traiettoria rettilinea. Inoltre, abbiamo verificato un miglioramento significativo in termini di frammentazione del Dna: l’indice di frammentazione, che e’ pari al 7% nei controlli sani ed era del 20% prima della dieta, con l’alimentazione antiossidante e’ sceso al 12%”