Voce di Napoli | Navigazione

Sfregio della camorra all’imprenditore, bruciate le tombe delle sue figlie

La triste scoperta fatta dal figlio. Sull'episodio l'ombra del clan dei Casalesi con la partecipazione di alcuni "colletti bianchi"

La notizia è stata data dal figlio di Roberto Vitale, imprenditore di Taverola (in provincia di Caserta) impegnato nel settore della pubblica illuminazione, quando è arrivata la chiamata da parte di uno degli addetti al cimitero in quel momento in servizio.

Brutta e macabra la sorpresa che la famiglia Vitale si è trovata di fronte l’altro ieri. Infatti, nella notte di mercoledì e giovedì, qualcuno si è introdotto nel Campo Santo di Taverola e dato fuoco alle tombe dei loro cari.

I malviventi hanno rotto la porta d’ingresso del cimitero e sono giunti dove sono presenti i loculi della famiglia Vitale. Una volta arrivati, hanno appiccato il fuoco con l’ausilio di pneumatici e benzina. Secondo quanto riportato da Il Mattino, sono andate distrutte le tombe dei genitori di Vitale e anche delle sue figlie, due gemelle nate morte.

Sul posto sono giunti i carabinieri e i vigili del fuoco. Avviata un’indagine dopo i normali accertamenti del caso. Sulla vicenda potrebbe esserci l’ombra della camorra e dei “colletti bianchi”, nello specifico del clan dei Casalesi. Ecco cosa ha scritto su Facebook, il collega Nicola Baldieri.

IL POST SU FACEBOOK DI NICOLA BALDIERI –

Teverola 23.05.2019
Nel giorno della commemorazione della strage di Capaci, nella terra dei casalesi il metodo della violenza mafiosa dei colletti bianchi colpisce ancora. Distrutta dal fuoco e dalle fiamme la cappella di famiglia dell’imprenditore Roberto Vitale, un uomo che non si è mai piegato.
Movente chiaro, mandanti chiari, esecutori i soliti stranieri scesi dalla superstrada che costeggia il cimitero, assoldati dal padrone che gli ha commissionato l’azione dimostrativa.
Siete carta conosciuta… come è loro solito “firmano” questi attacchi (finte rapine, lettere minatorie, pacchi con armi, buste con proiettili) di stampo mafioso nonostante il movente sia di natura professionale o politica.
Roberto non è solo nella sua battaglia.
Roberto è una persona perbene.
Le mafie e gli autori di questo gesto criminale sono una montagna di merda…

Ps
Il trombone sfiatato che la “famiglia” ha assoldato da un bel po’ presto farà sentire l’eco…“.

Sfregio della camorra all'imprenditore, bruciate le tombe delle sue figlie
Foto di Nicola Baldieri. Nel riquadro Roberto Vitale (foto da Il Mattino)