Secondo le ultime indiscrezioni relative alle indagine portate avanti dagli inquirenti, quella contro Nurcaro sarebbe stata una vendetta
Potrebbe essere un’indagine per bancarotta fraudolenta a spianare la strada agli inquirenti che continuano ad indagare sul movente che ha causato l’agguato di venerdì scorso in piazza Nazionale a Napoli.
Il killer, da solo e armato di pistola, si è avvicinato a Salvatore Nurcaro (31enne pregiudicato ritenuto vicino al clan Rinaldi) ed ha iniziato ad esplodere diversi colpi d’arma da fuoco. L’uomo è stato colpito da sei proiettili, ferita gravemente anche la piccola Noemi di soli 4 anni.
Secondo quanto riportato dal “Roma” nei giorni scorsi, Nurcaro sarebbe indagato per una truffa da circa 1 milione di euro. Di conseguenza il sicario potrebbe aver agito per vendetta. L’ipotesi investigativa, alternativa a quella camorristica, è emersa guardando il video registrato dal sistema di sorveglianza di un negozio sito vicino al luogo dell’agguato.
Il killer ha agito da solo e in modo goffo. Quest’inesperienza ha portato gli investigatori a seguire altre strade. L’obiettivo è quello di individuare e arrestare il responsabile del raid armato e capire il movente del gesto criminale.
Napoli 8 maggio 2019
Bollettino medico della piccola N S delle ore 13.00
La paziente N.S. di 4 anni nella giornata di oggi è stata sottoposta ad una nuova Tac polmonare con contrasto che ha evidenziato una buona funzionalità del polmone destro mentre permangono le criticità a quello sinistro. È stata praticata una broncosopia al polmone sinistro per disostruire i bronchi da coaguli. Il polmone destro è ben espanso ed ha buona funzionalità.
Continua il monitoraggio di tutti i parametri vitali. Le sue condizioni cliniche continuano ad essere gravi e la prognosi è ancora riservata.
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L’AGGUATO – Nel video diventato ormai virale sul web tramite i social network e diventato elemento cardine per le indagini condotte dagli inquirenti, si vede il killer che per inseguire e colpire il suo obiettivo ferisce la piccola Noemi.
La bambina cade al suolo e secondo le ricostruzioni del drammatico episodio, basate sulle testimonianze delle persone presenti al momento dell’agguato, non ha emesso nessun grido. La piccola non ha neanche avuto il tempo di piangere.
L’uomo scappa velocemente dal luogo del raid. La sua corporatura robusta e il peso del casco integrale rendono la sua fuga goffa. Dalle immagini registrate grazie al sistema di video sorveglianza di un negozio che si trova vicino al luogo dell’agguato (un bar sito in piazza Nazionale) si vede il killer che scavalca il corpicino della bimba steso al suolo.
Intanto, Noemi continua a lottare tra la vita e la morte ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli. I genitori stanno affrontando la situazione con grande forza e dignità. Solo poche parole trasformatesi in appello da parte della madre per i medici che stanno facendo tutto il possibile: “Vi prego salvatela“.
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I FATTI – È in coma farmacologico indotto la piccola Noemi, la bimba di 4 anni colpita da un proiettile vagante durante un agguato avvenuto venerdì pomeriggio, intorno alle 17, nei pressi di un bar di piazza Nazionale. Ferito gravemente Salvatore Nurcaro, 31enne pregiudicato di San Giovanni a Teduccio e ritenuto vicino al clan Rinaldi.
Ricoverata presso l’ospedale Santobono, la piccola è stata operata nella notte. Ferita anche la nonna della bambina, Immacolata Molino 50 anni. All’agguato era presente anche la madre della bimba che è rimasta sconvolta dall’accaduto.
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LA MANIFESTAZIONE – Oggi si è svolta a Napoli, l’iniziativa “Disarmiamo Napoli” organizzata dal collettivo “Un popolo in cammino“. La manifestazione ha visto partecipare circa 300 persone tra cittadini, esponenti del mondo della politica, della cultura e dello sport. Lo scopo è stato quello di dire basta alla camorra. Presente anche Antonio Piccirillo, figlio di un boss di camorra, che ha fatto un appello contro la criminalità organizzata.
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IL VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE –
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