Sarà per l’assenza di offerte ritenute congrue dal Napoli, che chiede almeno 80 milioni. Sarà perché, per ora, quell’offerta irrinunciabile che lo stesso giocatore aveva ipotizzato durante una recente, e polemica, intervista non è arrivata e probabilmente non arriverà.
Resta che il primo maggio, festa dei lavoratori che si rompono la schiena anche per meno di mille euro al mese, potrebbe essere ricordato come il giorno della pace fatta tra Insigne e il Napoli. Potrebbe perché, stando a quanto riportato da Sky Sport, l’esito dell’incontro avvenuto a casa di Carlo Ancelotti tra Lorenzo Insigne, i suoi procuratori Mino e Vincenzo Raiola e il Napoli, rappresentato da Aurelio De Laurentiis, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e dall’allenatore emiliano, ha riportato il sereno tra le parti.
Insigne ha 28 anni ed è legato da un contratto con il Napoli fino al 2022. Guadagna 4,5 milioni di euro a stagione e contro l’Arsenal, nel ritorno dei Quarti di finale di Europa League, ha collezionato la sua presenza numero 300 con la maglia azzurra.
L’incontro avrebbe chiarito malumori (che francamente fatichiamo a comprendere) e allontanato l’ipotesi di un addio del numero 24 azzurro a fine stagione. Tanto rumore per nulla verrebbe da dire.