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Scoppia il caso Insigne, i compagni lo difendono e il papà accusa Ancelotti

"È un pacco", ecco la frase del padre dell'attaccante azzurro rivolta al tecnico dei partenopei. I suoi compagni, invece, lo hanno difeso dai fischi

Non bastava la sconfitta con conseguente eliminazione. Ad aumentare delusioni e nervosismi all’interno dell’ambiente azzurro ci ha pensato un nuovo caso Insigne. L’attaccante sostituito ieri sera non ha apprezzato il cambio, anche perché poi è stato fischiate da parte dei tifosi presenti allo stadio stadio San Paolo.

Ormai è da dopo la gara contro il Sassuolo e la successiva intervista rilasciata al Corriere dello Sport che il rapporto tra Insigne, il Napoli e i tifosi azzurri si è incrinato. Ma la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è un’altra, e non stiamo parlando della presenza del super procuratore Mino Raiola.

Infatti, secondo quanto riportato da Radio Punto Zero, il papà di Insigne, riferendosi ad Ancelotti, avrebbe detto: “È un pacco“. Un’affermazione che avrà scaldato gli animi e compromesso il futuro dell’attaccante al Napoli (a meno che le parti non chiariscano la vicenda).

Intanto a difendere Insigne ci hanno pensato i suoi compagni di squadra. Su tutti GhoulamKoulibaly che parlando dei fischi diretti al compagno hanno dichiarato: “Va sostenuto non fischiato, è un simbolo di questo Napoli“.

LA SMENTITA –

Voglio chiarire che al termine di Napoli-Arsenal non ho rilasciato nessuna intervista, né ho parlato con i giornalisti. Mi sono state attribuite parole non vere e che non ho mai pronunciato. Non ho mai inveito contro Ancelotti. Non mi permetterei mai“, queste le dichiarazioni di Carmine Insigne, papà dell’attaccante del Napoli, riportate da NapoliMagazine.

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