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Otto anni fa Melania Rea veniva uccisa con 35 coltellate, il ricordo della famiglia: “Tua figlia pensa ogni giorno a te”

“Oggi 8 anni che non sei più tra noi”. Comincia così il ricordo pubblicato su Facebook da “zio Rino“, per commemorare la scomparsa di Melania Rea la 28enne di Somma Vesuviana colpita con ben 35 coltellate e morta dopo una lunga agonia il 18 aprile del 2011. A ucciderla il marito Salvatore Parolisi, ex caporalmaggiore dell’esercito, che si trovava con lei e la piccola Vittoria fuori per una gita in provincia di Teramo.

Il corpo senza vita di Melania verrà ritrovato due giorni dopo, il 20 aprile, in un boschetto delle Casarmette di Ripa di Civitella del Tronto. Parolisi, che aveva denunciato la scomparsa della donna, viene arrestato dopo tre mesi perché sospettato di essere l’autore dell’omicidio. L’ex militare verrà poi condannato in via definitiva a 20 anni che sta scontando nel carcere milanese di Bollate. All’epoca dei fatti Salvatore Parolisi aveva una relazione extraconiugale con una collega, a cui aveva promesso un futuro insieme. Della relazione era venuta a conoscenza la stessa Melania.

“8 anni che il Tuo ricordo è sempre vivo ogni giorno di più. 8 anni in cui la Tua piccola dolce Vittoria è cresciuta tanto e non c’è giorno che non ha un pensiero per Te. 8 anni da quando la mano assassina della persona a Te cara con ben 35 coltellate Ti ha privata della cosa più preziosa: la vita. 8 anni di sofferenza immensa e indescrivibile. NON DIMENTICHERÒ MAI IL TUO VOLTO SPENTO. Sempre presente. Ciao Melania. Zio Rino”.