La vicenda aveva sconvolto il quartiere. Le indagini condotte dalla Polizia. La vittima operata d'urgenza ora sta bene
Ieri pomeriggio, nell’ambito dell’attività istituzionale di repressione dei reati predatori, personale della Squadra Mobile, Sezione Antirapina, ha dato esecuzione ad un decreto di fermo emesso dal Pubblico Ministero (PM) nei confronti di un giovane gravemente indiziato di essere l’autore di una efferata rapina, nei confronti di un’anziana donna, all’interno della sua abitazione nel quartiere Materdei.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Settima Sezione, a cura della questa Squadra Mobile, ha avuto inizio il 7 febbraio scorso quando un giovane, completamente travisato è entrato all’interno dell’abitazione della donna e dopo averla spinta violentemente a terra, ha rovistato all’interno di alcuni cassetti alla ricerca di soldi ed oggetti preziosi. La vittima dopo essersi rialzata ha cercato di far desistere il rapinatore che, prima di allontanarsi, le ha sottratto alcuni gioielli e l’ha colpita più volte con calci, pugni e ferita con un coltello da cucina.
Il coltello, all’esito del primo sopralluogo, è stato ritrovato e sequestrato, mancante di una parte di lama. Successivamente, la donna lamentando forti dolori alla testa si è recata in ospedale dove è stata riscontrata la presenza di una lama all’interno dei tessuti molli del cranio.
Dall’attività info-investigativa, posta in essere subito dopo la consumazione del delitto, sono emersi forti indizi nei confronti di Kusal Nuwarapakhage, di origini srilankesi, commesso di un negozio di frutta e verdura, addetto alle consegne a domicilio.
Quest’ultimo è stato quindi, nella serata di ieri, rintracciato ed interrogato dal PM, a cui ha rilasciato dichiarazioni confessorie. In particolare ha chiarito la dinamica della rapina, consumata per impossessarsi di pochi euro, specificando di aver colpito l’anziana donna a seguito della sua reazione e dell’arrivo di un parente.
La donna è stata operata d’urgenza presso l’ospedale Cardarelli. Ora sta bene. I medici non avevano notato i resti della lama conficcati nel cranio della vittima. Quest’ultima è stata costretta a tornare al nosocomio dopo alcuni giorni perché accusava diversi dolori e fastidi alla testa.