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Faida del Rione Sanità, il doppio gioco dei Sequino e gli incontri con “zia Patrizia”: 24 arresti – TUTTI I NOMI

Facevano il doppio gioco, provando a stare bene con tutti salvo poi tramare alle loro spalle e, al momento giusto, assestare il colpo. E’ quanto emerge nell’inchiesta che ha portato questa mattina i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli a eseguire 24 ordinanze di custodia cautelare (19 in carcere e 5 ai domiciliari) nei confronti del clan Sequino del Rione Sanità e dei nemici dei Vastarella. Sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto abusivo di armi e spaccio di stupefacenti. Tutti i reati sono aggravati da finalità e metodo mafiosi.

Nelle oltre 500 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Emilia Di Palma, al termine delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, emerge il ruolo predominante dei fratelli Nicola e Salvatore Sequino, quest’ultimo finito in carcere già nell’ottobre del 2015 insieme ad alcuni esponenti del clan Buonerba, i “Capelloni” di via Oronzio Costa che uccisero – stando a quanto ricostruito dalle indagini – Emanuele Sibillo, 19enne capo della “paranza dei bimbi”, supportato fino a poche settimane prima anche dallo stesso Salvatore Sequino. Quest’ultimo, dopo gli arresti che disarticolarono le giovani leve criminali decise di schierarsi apertamente con i loro rivali e con il potente clan Mazzarella.

Vizietto che la famiglia del Rione Sanità, originaria di via Santa Maria Antesaecula (la stradina dove nacque Totò), ha avuto anche nel corso della faida tra i Vastarella e gli Esposito-Genidoni-Spina. Nei colloqui in carcere con la moglie Sonia Esposito (finita ai domiciliari), il cognato Silvestro Pellecchia (marito della sorella), il figlio di quest’ultimo Salvatore Pellecchia e il nipote Giovanni Sequino (detto “Gianni Gianni”, figlio di Nicola Sequino), il boss Salvatore Sequino impartiva la linea da seguire durante lo scontro tra gli altri clan del Rione Sanità.

Appoggiava sulla carta i Vastarella, con i familiari che riportavano gli esiti degli incontri con la “zia Patrizia” (ovvero il boss Patrizio Vastarella), ma secondo gli investigatori adottava una strategia attendista, apparentemente neutrale, evitando di schierarsi. Al contempo lo stesso Sequino programmava dal carcere omicidi e raid che però – così come sottolineano gli investigatori – “dovevano essere attuati con delle modalità che non consentissero di attribuirne la paternità agli stessi Sequino”, così da alimentare il clima di odio tra i Vastarella e gli Esposito-Genidoni.

Rapporti di facciata degenerati poi con il duplice omicidio di Salvatore Esposito e Ciro Marfè e al ferimento di Pasquale Amodio, avvenuto il 3 agosto 2016 in vico Nocelle nella zona di via Salvator Rosa. Due affiliati del clan Sequino e del clan Esposito del Cavane (loro alleato) giustiziati al termine di un summit di camorra che aveva visto protagonista anche Patrizio Vastarella, che avrebbe dovuto svolgere un ruolo da paciere con le altre “famiglie” camorristiche.

Tra i destinatari della misura cautelare figura anche Salvatore Savarese, già arrestato lo scorso anno, capo dell’omonimo clan e alleato dei Sequino.

In alto da sinistra: Salvatore Pellecchia, Nicola Sequino, Salvatore Sequino In basso da sinistra: Antonio Vastarella, Patrizio Vastarella, Silvestro Pellecchia

L’ELENCO DEI DESTINATARI DELLA MISURA CAUTELARE

In carcere sono finiti:

  1. Amodio Pasquale, nato a Napoli il 20/02/1973;
  2. Capobianco Sebastiano, nato a Napoli il 20/11/1992;
  3. Caruso Costantino, nato a Napoli il 19/06/1983;
  4. Esposito Antonio, nato a Napoli il 19/04/1980, detto ‘o Veloce
  5. Esposito Antonio, nato a Napoli il 12/04/1993, detto ‘o’Barone
  6. Esposito Gennaro, nato a Napoli il 18/04/1982, detto Ge Ge
  7. Grasso Francesco, nato a Napoli, il 14/08/1967, detto ‘o Stuort
  8. La Marca Salvatore, nato a Napoli il 14/06/1982;
  9. Minei Ciro, nato a Napoli il 17/12/1993;
  10. Passaretti Gennaro, nato a Napoli il 01/07/1990;
  11. Pellecchia Salvatore, figlio di Silvestro, nato a Napoli il 29/07/1996;
  12. Pellecchia Silvestro, nato a Napoli 07.06.1973;
  13. Sequino Giovanni, figlio di Nicola, nato a Napoli il 17/11/1989, detto Gianni Gianni;
  14. Sequino Nicola, nato a Napoli il 10/07/1969;
  15. Sequino Salvatore, nato a Napoli il 14/02/1974;
  16. Taiani Luigi, nato a Napoli il 25/01/1981, detto Giggin ‘o Curt
  17. Vastarella Antonio, nato a Napoli il 02.03.1991;
  18. Vastarella Patrizio, nato a Napoli il 16.09.1968;
  19. Zolfino Mirko, nato a Napoli il 29/09/1990;

Arresti domiciliari:

  1. Bolognini Martina, nata a Napoli il 24/11/1994;
  2. Esposito Sonia, nata a Napoli il 21/04/1982;
  3. Frenna Carmela nata a Napoli il 16.7.82;
  4. Perez Nunzia, nata a Napoli il 29/05/1961,
  5. Savarese Salvatore, nato a Napoli il 30.11.1953;