Base sbagliata, collegamenti e strumentazioni difettose. L'esibizione è un disastro. Manca anche l'autotune, l'artista: "Compriamo il cd"
Dopo le polemiche scoppiate al 69 Festival di Sanremo, il duo formato da Nino D’Angelo e Livio Cori ha avuto un altro imprevisto. Infatti, se sul palco dell’Ariston la canzone da loro portata in gara è stata “danneggiata” dal live e dalle proteste nei confronti del dialetto napoletano, negli studi di Domenica In ci ha pensato la tecnica a mettere i bastoni tra le ruote del musicista napoletano e del suo giovane compagno.
Base sbagliata, problemi tecnici e l’assenza dell’autotune. Tutto ciò ha reso un disastro l’esibizione della coppia, non certo per colpa di D’Angelo e Cori. Ovviamente non si è trattato di un sabotaggio ma di sicuro la Rai e la trasmissione condotta da Mara Venier non ci hanno fatto una bella figura.
L’ironia napoletana di Nino D’Angelo ha poi vinto su tutto, in quanto la situazione grottesca è diventata quasi uno sketch: “La prossima volta porteremo i corni con noi“. Ha affermato l’artista, tirando fuori la superstizione partenopea.
“Non canterò mai in italiano perché io sono contento di essere napoletano, fiero delle mie origini, alla mia appartenenza. Nessuno dice come stanno le cose. Noi qui dovevamo esibirci con l’autotune che fa il 50% della canzone, ma non ce l’hanno fatto fare. La canzone va apprezzata per il suono, e l’autotune era tutto. Poi abbiamo avuto problemi tecnici”, ha aggiunto Nino D’Angelo tornando anche sulla questione della lingua napoletana.
Poi, alla proposta della Venier di fare una canzone tipica napoletana (“perché non una ‘tarantella’“), Nino D’Angelo ha risposto: “Noi siamo qui per cantare il pezzo nostro non per fare le canzoni napoletane. Andiamo a comprare un cd e torniamo. Siamo andati a comprare il cd, adesso se non va nemmeno questo dobbiamo soltanto andare a Lourdes, la strada per Nizza da quella parte“.
Tornati in studio con il cd l’esibizione è poi andata a buon fine con la soddisfazione degli artisti e del pubblico presente. Da segnalare la signorilità con la quale Nino D’Angelo ha gestito l’intera situazione che è stata alquanto imbarazzante.