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Tony e Vale, una storia fatta di figli e violenza: anche lui ha un altro bimbo

Il folle rapporto di una coppia segnata dalle aggressioni, da vecchi compagne e compagni e dalle vittime: i loro figli

Il suo nome ha deciso anche di tatuarselo sul petto. Il bambino, come riportato da Il Corriere del Mezzogiorno si chiama E. ed è il figlio di Tony Essobti Badre, l’assassino reo confesso del piccolo Giuseppe. L’uomo è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio.

Al mare con il mio piccolo amore Enrico, la gioia più bella della vita mia. Sono orgoglioso di essere un ottimo padre presente. Sono orgoglioso e non ho niente da dimostrare a chi non mi stima“, e poi: “Ringrazio la mia amata sorella Mery, che è il mio secondo orgoglio, che mi appoggia, che mi sopporta e che è sempre con me e sono orgoglioso della mia fidanzata Raffaella, che nel bene e nelle difficoltà c’è sempre e ci sarà sempre e sono orgogliosa della mia piccola Martina che amo come mia figlia. Vi amo firmato Tony“, queste le parole di Tony pubblicate su Facebook.

Erano tempi felici, durante i quali forse nessuno degli sfortunati protagonisti di questa tragica vicenda, avrebbe mai immaginato che potesse andare in quel modo. Quella maledetta domenica in via MarconiCardito (in provincia di Napoli), il 24enne italiano ma con genitori di origini tunisine ha aggredito fino ad uccidere (“Armato di mazza, con calci e pugni“) Giuseppe e provocando gravi fratture e contusioni a Noemi, la sorellina di un anno più grande.

LA RELAZIONE –  Valentina Caso aveva conosciuto la scorsa estate al mercato Tony, 24enne nato a Napoli da madre napoletana e padre marocchino, che per mestiere faceva il venditore ambulante di indumenti. La donna aveva perso la testa per il ragazzo più giovane di lei, già padre e reduce da una relazione fallita, fino a decidere di andar a vivere con lui a Cardito portando con sé i suoi tre figli, nati dalla precedente relazione (LEGGI ANCHE – Chi è il padre di Giuseppe e Noemi).

Il Corriere del Mezzogiorno ha raccontato di una trasferimento che ha scombussolato i figli di Valentina e in particolare Giuseppe, un bambino introverso con problemi di linguaggio che non voleva lasciare la scuola di Massa Lubrense. Il traumatico passaggio in fretta e furia da una scuola all’altra, dalle premure della nonna che cresceva i tre bambini alle mani di un uomo estraneo e della madre di quest’ultimo con problemi passati di alcolismo, avevano probabilmente reso i tre bambini particolarmente nervosi.

I FATTI – Il tutto è accaduto tra le 15 e le 16 di domenica 27 gennaio. Quando gli agenti del commissariato di Afragola, allertati dai vicini di casa della coppia, sono entrati nella casa “maledetta” ed hanno trovato il corpicino di Giuseppe sul divano. Inutile la corsa disperata all’ospedale di Frattaminore, il piccolo era già deceduto.

Al momento Noemi, che non è ancora a conoscenza della morte del fratellino, si trova in una struttura protetta, sostenuta da medici e psicologi. La madre non può avvicinarla e la posizione della donna è ancora al vaglio degli investigatori. Sarebbero state proprio le parole della piccola ad aver spianato la strada agli inquirenti in merito alla dinamica della tragedia. Tuttavia, Tonyè ricordato nella cittadina dell’area Nord in provincia di Napoli come un ragazzo per bene, tranquillo e gran lavoratore. Nonostante ciò, e come riportato da Il Messaggero, il rapporto tra il 24enne e la compagna sarebbe sempre stato caratterizzato dalla violenza.

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Tony ha precedenti per reati contro il patrimonio e alcune denunce per scippi e rapine. In passato è stato anche venditore ambulante ma privo di licenza. Ecco il messaggio del sindaco di Cardito: “Cose del genere si vedono in tv ma quando capitano sulla tua pelle non riesci a capacitartene. La famiglia non era seguita dai servizi sociali perché fino ad ora non c’erano stati mai problemi. Non conoscevo la madre dei bimbi perché veniva da un altro paese della zona“, queste le parole del primo cittadino Giuseppe Cirillo.

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