“Allan non figura tra i convocati per domani perché la sua settimana è stata travagliata, si è allenato poco e preferiamo tenerlo qui in vista della gara di martedì. L’unica cosa che so di mercato è che resta a Napoli, niente di più: è un giocatore importante per noi, lo sarà anche in questa seconda parte di stagione. C’era la volontà del Psg di prenderlo, poi però se le condizioni non soddisfano gli affari non si fanno, molto semplice”.
Con queste parole Carlo Ancelotti chiude definitivamente alla cessione di Allan al Psg. Negli ultimi giorni si sono rincorse indiscrezioni, rumors, “deadline”, “condizioni dettate dal Napoli”. C’è chi si è sbilanciato dicendo che l’affare era prossimo alla chiusura per una cifra record, superiore ai 100 milioni di euro. C’era la piazza napoletana divisa tra chi (stranamente in maggioranza) era favorevole all’addio del brasiliano (“ci danno troppi soldi”, come se al tifoso partenopeo entri in tasca qualcosa) e chi invece continuava a sottolineare che una grande squadra, o presunta tale, non lascia partire i giocatori migliori a metà stagione.
Una trattativa malata, dopata dagli annunci dei giornalisti vicini alla società di De Laurentiis che, tuttavia, non trovavano riscontri sulla stampa nazionale e, soprattutto, internazionale. Mentre a Napoli non si parlava che della maxi offerta per Allan (80 milioni cash, 20 in sponsorizzazione con la Qatar Airways e 10 di bonus) sui media francesi c’era poco o nulla. Il Psg vuole, o voleva, Allan ma per una cifra decisamente più bassa di quella circolata, forse ferma a 60 milioni. Tant’è vero che poi nei giorni scorsi hanno accelerato per l’argentino Paredes (ex Roma), che ha caratteristiche diverse rispetto al brasiliano, chiudendo con un versamento nella casse dello Zenit di circa 47 milioni di euro.
Sfumata la trattativa dell’anno, De Laurentiis si ritrova in rosa un Allan sicuramente amareggiato, passato nel giro di pochi giorni dalla prospettiva di guadagnare almeno 6-7 milioni di euro all’amara, si fa per dire, realtà che a fine anno porta nelle tasche del giocatore due milioni (scadenza contratto 2023). Difficile non ipotizzare una richiesta di adeguamento dell’ingaggio da parte del suo procuratore, Eduardo Uram, dopo aver appreso la volontà del Napoli di cederlo in cambio di una cifra “irrinunciabile”.