Ingoia un microcellulare per evitare i controlli degli agenti penitenziari nella sua cella e dopo quasi un mese accusa forti malori addominali. Protagonista un detenuto napoletano di 40 anni, ristretto nel carcere di Poggioreale per reati comuni, e trasferito all’ospedale del Mare una decina di giorni fa.
Lamentava forti dolori all’addome e dalla radiografia effettuata i medici sono riusciti a chiarire ogni dubbio. L’uomo – così come riporta Il Mattino – aveva un cellulare di 8 per 2 centimetri all’interno del suo corpo. Un’operazione in laparascopia è stata effettuata per estrarre il telefonino e adesso l’uomo è fuori pericolo.
Sono due le indagini in corso per far luce su come il 40enne sia riuscito ad entrare in possesso di un cellulare che ha poi “mangiato” per evitare di essere scoperto durante una perquisizione.
Cellulari di piccole dimensioni sono diventati sempre più diffusi tra i detenuti che vogliono comunicare con l’esterno. Vengono nascosti nelle parti intime o nelle suola della scarpa. Cellulari che vengono rivenduti anche a 150 euro.