Nel quadro del rafforzamento delle attività di prevenzione generale e di controllo del territorio esercitato dal corpo a contrasto dei traffici illeciti, con particolare riguardo al commercio illegale dei fuochi d’artificio per l’approssimarsi del periodo di fine anno, il comando provinciale di Napoli ha disposto una capillare intensificazione dei servizi di controllo attuati sull’intera provincia.
In tale contesto, i militari del gruppo di Giugliano in Campania, a seguito di un’attività info-investigativa, scaturita anche dal monitoraggio di un sito internet, hanno scoperto una fiorente attività di produzione e commercio di botti pirotecnici del genere proibito (del tipo c.d. “cipolle”, “rendine”, “supecobra”), con clienti su tutto il territorio italiano.
In particolare è stato scoperto, ad Aversa, un opificio artigianale allestito per la fabbricazione illecita di prodotti pirotecnici, mentre in un’altra operazione è stato individuato a Napoli un trasporto illecito di un ingente quantitativo di fuochi d’artificio.
L’attività di servizio ha consentito il sequestro complessivo di 2.300 kg di botti illegali, l’arresto di 2 soggetti di origini campane e la denuncia di altri 5 responsabili coinvolti a vario titolo nell’attività illegale.
I botti illegali sequestrati sono risultati altamente pericolosi in considerazione delle sostanze chimiche utilizzate per la loro fabbricazione. In un’altra operazione, i la guardia di finanza ha sequestrato 570 candelotti esplosivi artigianali, rinvenuti all’interno di un esercizio commerciale, sito a Napoli, dedito alla vendita di materassi, la cui responsabile è stata tratta in arresto in flagranza di reato. Il titolare dell’esercizio, resosi irreperibile, è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
A NAPOLI –
I carabinieri della compagnia di Pozzuoli hanno denunciato per commercio abusivo e omessa denuncia di materiali esplodenti due coniugi 50enni di Pianura, entrambi già noti alle forze dell’ordine, titolari di una ditta di produzione di fuochi pirotecnici.
La perquisizione nella ditta ha portato al sequestro del seguente materiale detenuto illegalmente di 9 batterie da 100 fuochi, 2 da 49, 15 confezioni da 10 “candele romane”, 2424 razzetti e tubi e tubetti di cartone ancora da riempire con la polvere. Il materiale è stato affidato per la distruzione a una ditta autorizzata.
LA FOTO –
A MONDRAGONE –
Un fruttivendolo di Quarto (in provincia di Napoli) è stato arrestato dai carabinieri in una villetta di Mondragone (in provincia di Caserta) trasformata in fabbrica clandestina di fuochi d’artificio.
Durante il blitz notturno in località Pescopagano (in provincia di Caserta) i militari hanno scoperto 25 chili di polvere nera oltre a inneschi, scatole e carta da imballaggio. I 25 chili di polvere, hanno stimato i carabinieri del nucleo artificieri del comando provinciale di Napoli, avrebbero potuto radere al suolo un intero quartiere.
I militari hanno messo in sicurezza l’area e fatto brillare il materiale esplodente lungo il litorale di Castel Volturno. Il 38enne Vincenzo Lanni, già noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto: dovrà rispondere di detenzione e fabbricazione di materie esplodente di tipo deflagrante. Dopo le formalità è stato tradotto al carcere di Santa Maria Capua Vetere.
IL VIDEO –
LA FOTO –
A ERCOLANO –
Un operaio 48enne di Portici stava percorrendo di buon mattino la via Benedetto Cozzolino in direzione di Torre del Greco alla guida di un furgoncino quando si è imbattuto nei carabinieri che provenivano dal senso di marcia opposto. Notata la gazzella dei militari il furgoncino ha svoltato velocemente in una via secondaria e i carabinieri, insospettiti, hanno subito preso a inseguirlo.
Dopo una fuga durata poche centinaia di metri lo hanno fermato e sottoposto a perquisizione. nel furgoncino i militari hanno così rivenuto 200 ordigni esplosivi artigianali, i cosiddetti “rendini“, che l’uomo trasportava verosimilmente per smerciarli a venditori abusivi in prossimità delle feste.
Il 48enne è stato tratto in arresto per detenzione di esplosivi e tradotto ai domiciliari. L’esplosivo, del peso totale di 8 chili, è stato posto sotto sequestro.
LA FOTO –
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