Schumacher, il regalo più bello: “Non è più attaccato alle macchine”

Sono passati quasi cinque anni da quel drammatico 29 dicembre 2013, giorno in cui Michael Schumacher andò a battere con la testa contro una roccia sulle piste sciistiche francesi di Meribel. Da allora per il sette volte campione del mondo di Formula 1 è iniziato un lungo calvario fatto di operazioni in seguito alle gravi lesioni cerebrali riportate e un lungo periodo di riabilitazione iniziato prima nel centro ospedaliero di Vaud a Losanna e poi nella sua villa di Gland, nein Svizzera.

Nelle scorse ore sono arrivate notizie positive sulle condizioni di Schumacher. A lanciare l’indiscrezione il tabloid britanico Daily Mail, secondo cui il 50enne tedesco (li compirà il prossimo 3 gennaio) avrebbe compiuto notevoli progressi nella riabilitazione dopo l’incidente sofferto sulle nevi di Meribel. L’ex-ferrarista sarebbe infatti cosciente e non avrebbe più bisogno dell’ausilio dei macchinari. Avrebbe quindi la consapevolezza di quello che gli accade intorno tanto da arrivare a seguire – così come dichiarato da Jean Todt nelle scorse settimane – le gare di Formula 1.

Sempre secondo il Daily Mail, la famiglia di Schumacher spenderebbe circa 55mila euro a settimana per le cure mediche, fornite da un’equipe di 15 specialisti.

Un’indiscrezione, quella lanciata dal Daily Mail, che arrivano dopo il lungo silenzio della portavoce del tedesco, Sabine Kehm, che ha ripetutamente chiesto di rispettare la privacy del pilota e della sua famiglia. Non è da escludere un trasferimento in un centro ospedaliero specializzato in traumi celebrali a Dallas, negli Stati Uniti, già nei primi mesi del 2019.

“Ero seduto di fronte a lui, gli tenevo le mani e lo guardavo. La sua faccia resta quella che tutti noi conosciamo, solo un po’ più piena. Ha assolutamente bisogno dell’amore familiare, avverte l’amore delle persone intorno a lui ed ha bisogno di discrezione e comprensione”. Questo il ricordo dell’arcivescovo e prefetto della Casa Pontificia Georg Ganswein, braccio destro di Papa Francesco e di Papa Benedetto XVI, che in una intervista a ‘Bunte’ ha raccontato il suo incontro con Michael Schumacher a Gland avvenuto nel 2016.

Nelle scorse settimane è stato invece l’ex direttore della Ferrari, attuale presidente della FIA, Jean Todt, a far visita a Schumacher. In un’intervista al giornale tedesco Auto-Bild ha rivelato: “Sono sempre cauto quando dico qualcosa, ma è vero che ho visto il gran premio del Brasile 2018 in Svizzera con Michael Schumacher”.

redazione

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