In queste ore stanno girando sui social network e su tutti i giornali cittadini le fotografie che ritraggono il Parco Virgiliano, e in particolare Viale Virgilio, “sfregiato” per l’abbattimento degli alberi. Foto di prima e dopo la messa in sicurezza effettuata dal Comune di Napoli.
Su Facebook una vera e propria mobilitazione cittadina, dei cosiddetti “leoni da tastiera” tanto bravi a scrivere sui social ma che poi quando c’è da fare qualcosa in città se ne lavano le mani, parla di raccolta firme ed altro per “salvare il parco”.
Qualcuno di quelli che si stanno mobilitando protestando ha percorso il viale negli ultimi 15 anni? La strada è completamente disconnessa a causa delle radici degli alberi, le coppe dell’olio saltano che è una bellezza così come le caviglie di chi ci cammina. E se si va in moto oltre i 30 chilometri orari bisogna solo sperare di portare la pelle a casa…
Ma il pericolo c’era e non solo per la sconnessione del manto stradale, ma anche perché gli alberi erano ormai ammalati a causa di un parassita e pericolosi in caso di vento e non solo. Potevano infatti cadere da un momento all’altro. Chiediamo alle famiglie di Cristina Alongi e Davide Natale cosa ne pensano dell’abbattimento dei pini. Certo se si è giunti fino a questo punto ci sono delle responsabilità di scarsa manutenzione, ma la “tabula rasa” che è stata fatta non deve farci paura ma essere solo un nuovo punto di partenza. Bisogna però mettere in sicurezza il tutto e ripiantare alberi che non producano problemi alla strada come avevano fatto i pini. E chi ha memoria può confrontare le foto di oggi, che tanto indigna, con quella degli anni ’30…