Giovane morto per meningite, la mamma lo ricorda con una poesia: “Il mio Alessio fa la nanna”

Casalnuovo piange la tragica scomparsa di Alessio Cascone, il ragazzo di 23 anni scomparso giovedì sera nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cotugno di Napoli dove era ricoverato per meningite. Era affetto da una sepsi da meningococco che non gli ha lasciato scampo dopo due giorni di agonia.

Dopo giorni di febbre alta e un’iniziale visita in uno dei presidi dell’Asl Napoli 2 nord, Alessio era giunto prima all’emergency di Villa dei Fiori di Acerra, poi all’ospedale Cotugno di Napoli, specializzato in malattie infettive. Una corsa disperata contro il tempo che non è servita a salvare la vita al giovane 23enne. Il caso di Alessio è il settimo su quattordici di infezione fatale da Neisseria della meningite nel corso dell’anno.

I funerali sono in programma venerdì pomeriggio, 26 ottobre, alle 16.30 nella parrocchia Maria SS. Annunziata in via Pigna a Casalnuovo. “Per chi volesse prima della messa, la salma sarà esposta in via Selva Cafaro, 40 prolungamento di Cupa Principe (nei pressi di via Stadera) Cappella Maistrini” fa sapere la madre del 23enne che poi, via Facebook, lo ricorda con una canzoncina che utilizzava quando era piccolo per farlo addormentare:

 

“Il mio Alessio fa la nanna, mentre canta la sua mamma.
Vieni sonno pian pianino, porta il sonno al mio bambino.
Sopra il raggio di una stella a guardar la luna bella.
A guardar la luna stanca, mentre canta la sua mamma.
Questa te la cantava da bambino.
Ora te la canto per l’ultima volta amore di mamma.
Dormi piccolo mio”.

Amici e parenti sconvolti per l’improvvisa scomparsa di Alessio. Tantissimi i messaggi che in queste ore si stanno susseguendo sul profilo Facebook del ragazzo.

“Ciao Alessio fai buon viaggio… il tuo sorriso ci mancherà. Tu ci mancherai. Ho scritto questo messaggio e cancellato 1000 volte perché la verità è che non ci sono abbastanza parole per descrivere quello che sei stato, la tua dolcezza, la luce che portavi con te. Forse è per questo che il Signore ti ha voluto vicino a lui… porta la luce del tuo sorriso agli angeli del paradiso e sostieni i tuoi genitori e tutti noi che in questo momento non vediamo niente. Ci mancherai”. (Sonia)

“Che dire, portarti via a 23 anni è assurdo. Avevi una vita davanti, o meglio una “carriera”. Avevi appena iniziato ad assaporare ciò che era la vita vera, avevi ancora migliaia di esperienze da fare e mille sentimenti da provare ma tutti ciò non ti è stato possibile ed io di questo non riesco a capacitarmene. E mi fa rabbia sai? Perché proprio tu che avevi voglia di vivere, che amavi la tua vita più di chiunque altro sei dovuto andare via ingiustamente. Hai lasciato dentro di me o meglio, dentro tutti noi, un profondo dolore incolmabile. Non faccio altro che pensarti e pensare come la vita sia stata così ingiusta con te che non lo meritavi proprio. Sarai lontano dia nostri occhi ma non dai nostri cuori. Ti ricorderò sempre come quel ragazzo continuamente allegro, bello come il sole e amente della vita. (Gennaro)