Era scomparso da due settimane, nella notte tra mercoledì 10 e giovedì 11 ottobre, in seguito a una gita in barca a vela con un gruppo di persone di nazionalità straniera. Si tratta di un 62enne skipper israeliano avvistato l’ultima volta nella baia di Marina Piccola a Capri.
Nella giornata di ieri è stato trovato un cadavere nel mare di Anzio, comune laziale vicino Roma, e potrebbe essere quello di Doron Nahshoni. Ne danno notizia i media israeliani secondo i quali sarà il test del Dna ad accertare se il cadavere ritrovato in mare è quello dello skipper scomparso da due settimane. L’uomo era in crociera nel golfo di Napoli con un gruppo di persone che avevano noleggiato a Procida due imbarcazioni a vela presso la società Sail Italia, una delle compagnie più importanti per l’organizzazione di charter in barca a vela.
Poi, a bordo di un piccolo tender, il 62enne si era allontanato per recarsi a salutare dei compagni di crociera che si trovava su un’altra imbarcazione ormeggiata non molto distante dalla baia di Marina Piccola. Da quel momento non si sono avute più tracce dell’uomo, sparito nel nulla insieme al tender, e ai remi in dotazione.
Ieri la notizia del ritrovamento di un cadavere nel mare di Anzio lanciata dai media “Times of Israel” e “The Jerusalem Post” che annunciavano l’indiscrezione lanciata dal Ministero degli Esteri Israeliano. Sarà il test del Dna a confermare o meno se il corpo ritrovato è del 62enne scomparso nelle acque di Capri.