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Scommesse sportive, Napoli campione d’Italia della “bolletta”: numeri allarmanti

Triste e preoccupante primato per Napoli e la sua provincia. La città partenopea si conferma capolista nel gioco d’azzardo. E’ la città dove si fanno più scommesse legali in Italia. Staccata nettamente, e quasi raddoppiata, Roma, seconda in questa particolare graduatoria. Terza Milano.

Statistiche assai allarmanti quelle che emergono da una elaborazione di Agipronews sui dati contenuti nel report diffuso dall’Agenzia dello Dogane e Monopoli di Stato. Numeri da capogiro nonostante l’ordinanza del sindaco de Magistris che da oltre un anno ha imposto alle agenzie di scommesse una restrizione sugli orari d’apertura. Ma se i controlli latitano, gli affari continuano a crescere “grazie” anche ai conti online e alle App facili da scaricare sui rispettivi cellulari.

A Napoli e provincia è “febbre da bolletta“, sopratutto su calcio e ippica, ma non vanno sottovalutati Lotto e SuperEnalotto. Nei primi sette mesi del 2018, Napoli città con 153 milioni di euro di giocate ha staccato e quasi doppiato due volte Roma, ferma al secondo posto con “appena” 63,4 milioni di euro. Terza Milano con 50,5 milioni.

A Napoli e provincia continuano ad aumentare vertiginosamente le sale scommesse. Sono ben 1263 quelle registrate a fronte delle 804 attive a Roma e dintorni. Nel primo semestre del 2018 Napoli rimane la provincia con la raccolta più alta di scommesse (376,6 milioni di euro, per una spesa effettiva di 71,4 milioni di euro). Segue Roma e provincia con 223,5 milioni di euro (oltre 184 milioni restituiti in vincita e una spesa effettiva di 39,2 milioni). Chiude il podio Milano con una raccolta di 139,6 milioni di euro e 26,3 milioni di spesa effettiva per i giocatori.

Nella “top five” anche l’altra città campana Salerno (95,5 milioni) e Bari (90,3). In linea generale, da gennaio a luglio scorso in Italia la raccolta delle scommesse sportive giocate in agenzia è stata di 2,5 miliardi di euro e, di questi, 2,02 miliardi sono tornati in vincita ai giocatori. La spesa «effettiva» degli italiani è stata quindi pari a 490,6 milioni di euro.