Ieri, 30 luglio, la Giunta comunale di Napoli, ha approvato con tre delibere l’intitolazione di alcune strade a personaggi illustri, alcune dei quali, con la loro opera, hanno reso lustro alla nostra città.
Come si legge nel comunicato stampa del Comune, la prima delibera permetterà, su proposta dell’Assessore alla cultura, l’installazione di una targa commemorativa sulla facciata dell’edifico in via Santa Lucia 107, dove tra il 1916 e il 1932 visse il grande poeta e drammaturgo Salvatore Di Giacomo accademico d’Italia, fondatore con Benedetto Croce della rivista Napoli Nobilissima.
Con una seconda delibera, la Giunta autorizza l’intitolazione di 5 aree di circolazione ad importanti figure: a Ipazia d’Alessandria, filosofa vissuta tra il 4° e il 5° secolo d.C.; alla religiosa Suor Maria delle Suore della Provvidenza, fondatrice, con Don Luigi Scrosoppi, dell’omonimo ordine monastico; all’avvocato Silvio Serino, difensore del movimento operaio in importanti vertenze di lavoro nonché autore di numerosi saggi di politica sociale; a Fabio Maniscalco, archeologo napoletano scomparso nel 2008 a causa dell’esposizione all’uranio impoverito durante la campagna di Bosnia/Kosovo.
Verrà intitolata un’area anche alla grande attrice napoletana Luisa Conte, morta nel 1994, protagonista della scena teatrale napoletana del 900, prima con il grande Eduardo De Filippo, con cui recitò nella versione teatrale di Miseria e nobiltà e in numerose altre commedie, poi con Nino Taranto, per poi provvedere in prima persona, insieme al marito, alla ristrutturazione del Teatro Sannazaro, che riportò in auge fino a farlo diventare il “suo” teatro, mettendovi in scena commedie di Raffaele Viviani ed altri importanti autori teatrali napoletani.
Densa di significato simbolico è la terza delibera della Giunta Comunale, fortemente voluta dal Sindaco e dall’amministrazione tutta, su proposta dell’Assessore alla toponomastica Alessandra Clemente e della Municipalità 8, intitola il parco pubblico di Marianella al giovane Lino Romano, vittima innocente della camorra, barbaramente ucciso per un tragico scambio di persona il 15 ottobre 2012, che così diventa “Parco Lino Romano“.
