Era stato dimesso pochi giorni prima, ha fatto ritorno in carcere dove è morto per una perforazione all’intestino. E’ giallo sulla morte di un detenuto di 50 anni, Aniello Bruno, noto pregiudicato di Angri (Salerno) condannato per associazione camorristica insieme con il boss Marzio Galasso detto “Marzullo”.
L’uomo è morto nella notte tra sabato e domenica durante un intervento chirurgico per tamponare la perforazione che aveva all’intestino. Lamentava da tempo forti dolori addominali ma gli accertamenti svolti all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, nei giorni precedenti il decesso, non avrebbero evidenziato alcuna particolare anomalia. La moglie di Bruno, tuttavia, vuole vederci chiaro e ha presentato una denuncia tramite l’avvocato Pierluigi Spadafora.
La donna era andata a trovato nel carcere di Fuorni (Salerno) il giorno prima del decesso. Poi la domenica di Pasqua la drammatica notizia: “Suo marito è morto”. La moglie tuttavia ha appreso solo della morte del 50enne. Nessuno le aveva anticipato che era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per una perforazione all’intestino. Anche i compagni di cella hanno fatto sapere tramite l’avvocato che Aniello si lamentava da una settimana. La moglie ora vuole capire se il marito poteva essere salvato se ci fosse stata una maggiore attenzione nelle visite mediche.
La salma del detenuto è stata sequestrata e il magistrato della procura di Salerno ha disposto l’autopsia che dovrà chiarire le cause della morte ed eventuali responsabilità.