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Morte Fabrizio Frizzi, Magalli: “Combatteva una battaglia disperata”

E’ stata una emorragia cerebrale a stroncare la vita di Fabrizio Frizzi, il popolarissimo conduttore televisivo scomparso nella notte tra domenica e lunedì all’ospedale Sant’Andrea di Roma. Il 60enne da tempo lottava contro un brutto male. Già lo scorso ottobre venne colto da un’ischemia durante la registrazione del programma L’Eredità in onda su Rai Uno.

Dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale, Frizzi è stato lontano dalla televisione per un mese e mezzo. A dicembre tornò poi a condurre il programma che tanto amava (“Mi fa stare bene” disse in un’intervista a Vincenzo Mollica).

Sulle sue precarie condizioni di salute, tenute nascoste ai media e ai tanti spettatori che lo seguivano sempre con grande affetto, si è espresso l’amico e conduttore Rai Giancarlo Magalli che in un lungo post su Facebook ha approfondito la questione relativa alla malattia di Frizzi: “Sapevamo che stava male. Sapevamo che combatteva una battaglia disperata. Sapevamo che non voleva che se ne parlasse per paura di dover smettere di lavorare ed abbiamo tutti rispettato questo suo desiderio, la Rai per prima. Sapevamo anche che la sua paura più grande non era andarsene, ma il pensiero di lasciare sole Carlotta e Stella, le sue ragazze” ha dichiarato, aggiungendo “Nell’ultimo messaggio che ci siamo scambiati qualche settimana fa mi scriveva: “La terapia c’è e la sto facendo. Non sarà facile, ma spero di portare a casa la pellaccia”.

COME E’ MORTO FABRIZIO FRIZZI: LA SUA MALATTIA

Intanto la camera ardente sarà allestita domani, martedì 27 marzo, nella sede Rai di Viale Mazzini 14 dalle ore 10 alle ore 18. I funerali si terranno invece mercoledì 28 marzo alle ore 12 nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo.