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Tragedia Terzigno, lite in diretta tra familiari Vitiello e Barbara D’Urso: “Basta marciare su un morto”

Attimi di tensione si sono vissuti durante la trasmissione Pomeriggio 5 condotta dalla napoletana Barbara D’Urso. In un collegamento sulla tragedia familiari di Terzigno, dove Immacolata Villani è stata uccisa lunedì scorso poco dopo le 8 del mattino dal marito Pasquale Vitiello che l’ha aspettata all’uscita della scuola della figlia, la conduttrice televisiva e, più in generale i media, sono stati attaccati dalla famiglia dell’omicida, che dopo aver ucciso la moglie, dalla quale si stava separando, si è tolto la vita in una zona di campagna non molto distante dalla scuola elementare della figlia.

A parlare è Annalisa Vitiello, sorella di Pasquale, che spiega la sua versione dei fatti: “Condanniamo quello che ha fatto Pasquale, ma ripeto non è un mostro. Ha fatto un gesto che è da condannare ma il fatto che poi si sia tolto la vita dice molto”. Quando le viene chiesto delle presunte violenze subite da Imma, la donna replica senza esitazioni: “Ho sentito parlare di maltrattamenti e violenze, ma mio fratello non ha mai fatto nulla del genere. Si stavano separando in modo consensuale, non era un violento, nessuno della nostra famiglia lo è”.

LE 20 LETTERE LASCIATE DA PASQUALE VITIELLO: “FIGLIA MIA LEGGILE QUANDO SARAI GRANDE”

L’unico episodio di violenza, con tanto di denuncia confermata dai carabinieri, risale al 4 marzo scorso, giorno che ha segnato di fatto la fine il preludio al tragico epilogo di lunedì. Imma dopo essere stata aggredita in casa dal marito, davanti al figlia di 9 anni, ha denunciato tutto ai carabinieri prima di trasferirsi a casa del padre vedovo e della sua nuova compagna. Imma si presentò al comando dei carabinieri con un braccio ingessato la cui frattura, così come ribadito dalla stessa vittima, se l’era procurata nei giorni precedenti. Ore dopo la denuncia di Imma, è arrivata anche quella della suocera.

“Smettiamola di marciare su una persona che non c’è più, non ho acceso la tv, ma mi hanno detto quello che state dicendo” prosegue Annalisa Vitiello. Riferendosi alla D’Urso aggiunge: “Non ce l’ho con te, ma stiamo subendo dai social, dai media, ovunque attacchi continui. Si sta facendo passare per mostro una persona che ha sempre lavorato, che ha sempre amato la sua famiglia”. Dopo queste parole la ragazza chiede di poter interrompere il collegamento e si allontana.

LA PSICOLOGA: “DITE LA VERITA’ ALLA BAMBINA”

La conversazione prosegue con l’avvocato della famiglia Salvatore Annunziata che precisa come non sono arrivate alla famiglia notifiche di denuncia, che delle lettere di cui si è molto parlato non si conoscono i contenuti (“non sono 20 ma quattro e sono state acquisite dall’autorità giudiziaria”) e che il gesso che avrebbe indossato Imma era dovuto a un incidente precedente non collegabile in alcun modo alle presunte percosse, contrariamente a quello che i alcuni media stanno riferendo. A quel punto in modo provocatorio chiede alla D’Urso come possano parlare di cose che loro stessi non sanno, di prove che sono passate dagli agenti agli inquirenti e Barbara però replica decisa: “Non vogliamo insinuare nulla, anzi il mio collegamento puntava proprio a far sì che la famiglia di Pasquale potesse dire la sua, perché immagino anche il loro di dolore”.