Sconcertante il post dell’infermiere del Nord che sta facendo discutere l’Italia. “Io da infermiere dico solo che tra un nonno milanese di 100 anni e un bambino di 6 napoletano, io rianimerò sempre il nonno milanese“. Le parole, divenute virali tra la nottte di sabato e domenica, hanno sconvolto migliaia di persone, ma in molti hanno appoggiato il pensiero razzista mostrando ancora una volta un’Italia profondamente spaccata tra Nord e Sud.
Nonostante le migliaia di condivisioni e like, il post dell’infermiere è sparito nell’arco di una giornata, anche se qualcuno ha salvato l’immagine che ritrae quelle parole di odio profondo che mostrano un paese disgiunto e pieno di odio. Il caso è stato intanto denunciato alle autorità competenti. “Il Movimento Neoborbonico ha inviato al presidente uscente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al nuovo presidente Attilio Fontana e all’Assessorato alla Sanità, una richiesta per avviare un’inchiesta in merito ad un tale Alessio Federico autore di un post su Facebook che in poche ore è diventato virale – annuncia Gennaro De Crescenzo, presidente dell’organizzazione, sul suo profilo Facebook –. Federico si dichiara infermiere e risulterebbe effettivamente tirocinante qualche anno fa presso la Clinica San Siro di Milano. Il post in questione è un post di stampo razzista e anche inquietante per chi esercita la professione di operatore sanitario”.
“Nel profilo in questione diversi i riferimenti alla Lega, al “Grande Nord” e al gruppo “Napoli fa schifo” oltre ad altre affermazioni (“i parassiti da Roma in giù” o “le liste preferenziali per i lombardi”). Si è richiesto, quindi, alle autorità lombarde di accertare se effettivamente il Federico svolge attività in qualche struttura della regione e di valutare se non ci siano gli estremi per un’inchiesta finalizzata ad accertare l’idoneità dei titoli acquisiti dal Federico. ‘episodio dimostra ancora una volta che il razzismo antimeridionale è ancora diffuso e radicato al Nord e che, al di là delle dichiarazioni elettoralistiche, i consensi riferibili al mondo della Lega, non sono distanti da quel razzismo. Di qui la necessità di un intervento anche urgente da parte delle istituzioni lombarde“.