Antoneitta Gargiulio non è potuta essere presente ai funerali delle figlie Alessia e Martina, uccise dalla furia omicida del padre lo scorso 28 febbraio. Poco prima della strage l’agguato di Luigi Capasso alla moglie nel garage, tre colpi di pistola che però non l’hanno uccisa, poi l’innaturale gesto nell’appartamento contro le sue due bambine, la trattativa con i carabinieri infine il suicidio. Non ricorda nulla di quel maledetto giorno la 39enne di Melito di Napoli, svegliata dal coma dopo l’operazione alla mandibiola, non può parlare, ma proprio ieri gli psicologi, insieme ai parenti e all’anestetista, hanno dovuto raccontare la verità a quella madre che aveva fatto di tutto per proteggere le sue bambine.
IL PARROCCO: “PREGHIAMO PER IL PADRE”, PARTE LA POLEMICA
Ricoverata da 10 giorni all’ospedale San Camillo di Roma, passo dopo passo Antonietta ha saputo della tragedia delle sue due figlie di 13 e 7 anni. Secondo gli psicologi man mano la memoria riaffiorerà e la donne ricorderà tutto di quel drammatico giorno. Nel frattempo si sono tenuti i funerali delle due piccole nella chiesa di San Valentino. Migliaia di persone si sono strette attorno al dolore della famiglia per dare l’ultimo addio alle bambine. Grande commozione all’arrivo delle salme e all’uscita dei due feretri quando in altoparlante è stata trasmessa la canzone di Eros Ramazzotti “Sta passando novembre”.
MALORE AI FUNERALI DI ALESSIA E MARTINA
E Antonietta? La mamma di Alessia e Martina non è potuta essere presente nemmeno nel giorno dell’ultimo saluto alle piccole, costretta in un letto d’spedale da quel marito violento che le aveva regalato solo dolore e infelicità. Per lei hanno parlato i parenti, la sorella e il fratello, hanno espresso tutto il dolore di una madre che non potrà vedere mai più i suoi due picccoli angeli, quegli angeli a cui aveva dedicato la vita. Aveva deciso di lasciare il marito proprio per salvare le bambine, ma purtoppo non c’è riuscita, e adesso di tutta questa triste storia rimmarà solo uno straziante ricordo.