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Intervista a Josi Della Ragione, Liberi e Uguali: “Riscrivere un racconto che parta dal Sud”

Speciale elezioni: le 6 domande di VocediNapoli.it per i candidati alle prossime elezioni a Napoli e in Campania

Josi Della Ragione è candidato alla Camera con la lista Liberi e Uguali nel collegio uninominale di Pozzuoli. Il suo motto è ridare voce e importanza a territori che fino ad oggi sono rimasti, nonostante la loro ricchezza archeologica, culturale e paesaggistica, nell’ombra. Come l’area flegrea che lui rappresenta, riportando il Napoli, la Campania “primo vagone della locomotiva del Sud“, al centro dell’agenda del Governo che si andrà a costituire.

TUTTI I CANDIDATI IN CAMPANIA NELLA LISTA LIBERI E UGUALI

Quali sono i pro e i contro del suo collegio?
Il mio collegio è quello più bello di Italia perché ha tutto, ha quattro laghi, ha il mare, ha una serie infinita di beni archeologici e di beni monumentali e culturali, ha le terme, aree che sono fortemente sviluppate e aree che lo sono meno, ha aree che sono completamente bagnate dal mare, due isole e aree che non lo vedono proprio. E’ un territorio, quindi, che ha tutto sia nelle contraddizioni e nelle drammacità, sia in termini di potenzialità. Vive di un’immigrazione giovanile che è sconcertante, moltissimi giovani che sono costretti a scappare via per assenza di lavoro, ma è anche un territorio che può offrire lavoro senza avere bisogno di realizzazioni di fabbriche, basta mettere in moto l’industria culturale che qui è presente. Se si riuscisse a collegare già con una navetta via mare, il turismo termale di Ischia e quello archeologico della terra ferma, Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida, realizzando strutture alberghiere e ricettive nelle aree con minori vincoli urbanistici, come Quarto e Marano, noi avremmo creato un distretto dei Campi Flegrei da fare invidia a tante altre località del sud e del mondo come ad esempio Sorrento a cui non abbiamo nulla da invidiare. E’ un collegio con enormi potenzialità, molto complesso in cui voglio dare e continuare a dare il mio contributo così come faccio da oltre 10 anni come attivista, come blogger, come sindaco e oggi come candidato alla Camera dei Deputati.

Cosa farà per i cittadini del collegio in cui è candidato?
Come prima cosa darò voce al popolo flegreo che è già una cosa non scontata, visto che con la nuova legge elettorale che ripristina i collegi, noi abbiamo un collegio  che è di 240mila abitanti che va da Marano a Ischia e purtroppo mentre con “Liberi e Uguali” sono candidato io e rappresento molte battaglie svolte sul territorio, dal corteo in difesa della Cava del Castagnaro per non far realizzare lì una discarica dalla giunta Caldoro, o le battaglie per il trasporto pubblico, soprattutto via mare per il diritto alla spiaggia, per l’apertura dei siti archeologici portare lì una voce del genere, significa portare una voce che conosce il territorio e li ha vissuti, altri partiti, altre coalizioni, invece, hanno candidato persone calate dall’alto, che non hanno nulla a che fare con questi luoghi e vengono qui, prendono i voti e non il 5 marzo, già il 4 notte non vedremo più sui Campi Flegrei. La nostra città flegrea e il nostro territorio è assente in Parlamento da 25 anni e riuscire a portare lì una voce flegrea significa ridare centralità nazionale ad un’area che è fortemente sottosviluppata, ma che potrebbe diventare un motore economico per la Campania e per il Sud Italia.

Quali sono i primi 3 disegni di legge che presenterà in Parlamento?
La prima cosa da fare è capire se si riesce a costituire un Governo, quindi, capire come sarà costituito e come sarà la coalizione, chi saranno gli interpreti di questa maggioranza e quali saranno le forze politiche. Dico che qualsiasi sarà la proposta di Governo incaricata dal Presidente della Repubblica, io porterò una serie di tematiche per i Campi Flegrei a partire dal sollecitare la Sovrintendenza ad aprire i beni archeologici del nostro territorio, su tutta l’area flegrea perché la stragrande maggioranza sono chiusi e di realizzare i piani di gestione che possono essere portati avanti da cooperative di giovani e meno giovani che mettano in moto il tessuto turistico, locale, flegreo, perché attivare il tessuto turistico significa mettere in moto posti di lavoro, soprattutto nell’indotto, porterò il tema del terremoto ischitano, quindi ciò che ha devastato Casamicciola alta e Lacco Ameno, dove sono arrivati i fondi, ma i comuni non riescono a spendere i fondi perché non hanno le capacità amministrative che non riescono a supportare una così ingente responsabilità, che prevede un’enorme dispendio di soldi e di energie, per cui è necessario velocizzare le macchine amministrative per permettere ai cittadini di avere i soldi che gli spettano, strutturare le loro case e comunque avere un tetto sotto cui vivere, perché oltre 2000 persone sono sfollate.
Il terzo tema è indubbio il sostegno agli Enti Locali a partire dai Campi Flegrei, non per dare un occhio di riguardo a questa zona, ma quantomeno considerarli come comuni italiani, la maggior parte sono in dissesto e prossimi al fallimento e lo stato centrale ha il dovere di aiutarli e porre come caso nazionale il caso flegreo perché non è ammissibile parlare di turismo in assenza di vivibilità. Qui abbiamo zone dove non si riescono nemmeno ad asfaltare le strade, i fondi minimi per la mensa scolastica per le scuole e quant’altro. Aiutare questi comuni significa dargli una boccata d’ossigeno, finanziaria e economica, che gli permette di garantire la normalità, illuminazione pubblica, parchi pubblici, per poi puntare ad adottare politiche utili allo sviluppo turistico del territorio. Quindi: turismo, terremoto e aiuto agli enti locali e sicuramente tra i temi prioritari c’è quello del trasporto pubblico, circumflegrea, cumana e trasporto via mare che o è assente o deficitario, questo impedisce ai cittadini di poter raggiungere i luoghi di lavoro, di studio e di poter vivere. Limitare i danni significa dare ai cittadini più tempo per fare più cose sia di lavoro che di vita quotidiana.

Se dopo le elezioni non ci sarà una maggioranza cosa succederà?
Sicuramente il 5 marzo non ci sarà una maggioranza con la nuova legge elettorale, quindi si dovranno fare le coalizioni, bisognerà capire il presidente della Repubblica a chi darà il mandato, a seconda di questo come deputato dei Campi Flegrei ed eletto nella lista di Liberi e Uguali, ascolteremo tutti le proposte che giungeranno da coloro che avranno il mandato di Governo. Noi siamo una forza politica riformista e di Governo, quindi, l’obiettivo è fare le cose, per portare i risultati concreti. L’auspicio è che quando riapriranno le Camere il 24 marzo potrà esserci un Governo, senza troppe attese come è accaduto in Spagna e Germania, che si possano trovare gli obiettivi comuni per fare un governo politico, che vuole portare avanti politiche riformiste. L’Italia ha bisogno di una svolta radicale, altrimenti il Paese sarà in questa fase di stallo di campagna elettorale permanente che non attrae né cittadini, né mercati, né gli enti locali che subiscono di più perché non sono aiutati dallo Stato e non hanno la possibilità di rispondere alle esigenze dei cittadini. L’idea è dare subito risposte all’Italia e ai cittadini del territorio in cui sarò eletto.

Che cosa dovrà fare il prossimo governo per Napoli e la Campania?
Come prima cosa noi abbiamo bisogno di governi che non utilizzano la parola Sud soltanto in campagna elettorale e che invece puntino a dare rispetto e solidità al Sud. Se si considerano i fondi, la bilancia pende molto a favore del Nord, abbiamo la necessità di ridare la centralità a Napoli e la Campania, che sono il primo vagone del treno meridionale, per garantire innanzitutto i servizi essenziali, parliamo di luoghi che sono quasi impossibili da raggiungere, dare centralità al Sud significa rimettere in moto l’Italia. E’ inaccettabile che si continui a considerare il Mezzogiorno come un’area a cui dare sussidi, promesse e mance, quando noi abbiamo bisogno di lavoro stabile, occupazione, della possibilità di avere le stesse garanzie e possibilità dei comuni e territori del settentrione. Mi auguro dunque che ci sia una risposta per esigere da Roma rispetto per l’area archeologicamente più ricca. I fondi dello Stato sono pochi, ci sono tagli continui ed erogati in ritardo, a stento ci permettono di pagare gli stipendi comunali. Ho la passione del giovane che vuole lottare, ma ho la consapevolezza dell’amministratore locale che conosce le difficoltà dei Comuni e dei cittadini che vivono i disagi. Un racconto nuovo che parta dal Sud di sostanza, non possiamo accettare i proclami leghisti di chi oggi per prendersi i voti viene qui.

5 marzo 2018. Cosa leggeremo sulle prime pagine dei giornali?
Questa è la domanda più bella. Il 5 marzo leggeremo di un enorme tasso di astensione che mi preoccupa e mi rammarica, io spero che i cittadini rispondano. Io temo che soprattutto al Sud andrà a votare meno del 50% degli aventi diritto, è giusto essere disgustati da questa politica da salotti televisivi e non più nelle piazze. La risposta a tutti questi disagi però non può essere non andare a votare. Se ognuno di noi comprende l’importanza del voto di collegio e contatta tutti i cittadini da tutto il territorio, a Pozzuoli leggeremo che i cittadini nei Campi Flegrei hanno scelto una persona legata al territorio, contro chi non ha vinto perché non ha candidato persone del territorio. Il 5 mi auguro che ci sia scritto questo e che su scala nazionale si possa pensare alla costituzione di un governo riformista che ponga al centro del dibattito nazionale tra i primi temi quello della scuola e istruzione, occupazione e lavoro, ambiente e salute.

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Josi Della Ragione candidato alla Camera con Liberi e Uguali: "Riscrivere un racconto che parta dal Sud"