Intervista a Giuseppe Scognamiglio, + Europa: “Instaurare un rapporto con Bruxelles per i fondi europei e lo sviluppo”

Giuseppe Scognamiglio è candidato alla Camera con la lista +Europa con Emma Bonino in 4 collegi del plurinominale: Campania 1-2, Campania 2-1, Campania 2 – 3. Diplomatico, manager e giornalista, Scognamiglio ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni, “perché credo che il nostro Paese abbia bisogno di un vero progetto europeo, che sia sostenuto e portato avanti da persone competenti, credibili e determinate. Emma Bonino è la voce che può davvero cambiare qualcosa, e sono orgoglioso e fiero di poterla rappresentare nella mia Terra. Vorrei trasmettere ai cittadini l’importanza di perseguire un obiettivo ambizioso e fondamentale come quello di +Europa, e garantire loro che +Europa si può. L’Europa ha fiducia in noi. Noi dobbiamo avere fiducia nell’Europa“.

TUTTI I CANDIDATI DEL PARTITO DEMOCRATICO ALLA CAMERA E AL SENATO A NAPOLI E CAMPANIA

Quali sono le caratteristiche del suo collegio?
Sono candidato in 4 collegi, quasi in tutta la Campania, tranne Caserta e Napoli nord (Pozzuoli, Ischia). È un territorio vasto, dove sto incontrando persone di grande qualità, superiore a quelle che avevo lasciato trenta anni fa. Sto nel contempo riscontrando luoghi molto degradati, non all’altezza delle persone. Uno dei nostri compiti deve essere riportare i luoghi in condizioni migliori, per soddisfare le esigenze di una comunità che li esige e li merita.

Cosa farà per i cittadini del collegio in cui è candidato?
Tra le tante cose da fare, comincerò dal riattivare un rapporto virtuoso con Bruxelles, così da portare rapidamente fondi comunitari e privati su progetti di sviluppo che siamo particolarmente significativi, direi simbolici, per poter contribuire a invertire la percezione che nel mondo si ha del nostro sud, terra dove oggi è considerato molto difficile investire.

Quali sono i primi 3 disegni di legge che presenterà in Parlamento?
La parola magica è “semplificare”. E allora, innanzitutto una legge elettorale maggioritaria, ispirata ai modelli americano e francese, che ci consenta – lontano dalle prossime elezioni – di mettere a punto regole che facilitino la governabilità. Introducendo anche maggioranze qualificate per evitare modifiche ogni 5 anni… poi eliminerei il potere vincolante di qualche ente il cui parere può essere utile ma non può bloccare per anni decisioni che solo la politica deve prendere. Mi riferisco ad esempio alle Sovrintendenze ai beni culturali… Infine, lavorerei alla riforma fiscale prevista dal nostro programma, anche quella ispirata al teorema della semplificazione.

Se dopo le elezioni non ci sarà una maggioranza cosa succederà?
Una maggioranza è sempre possibile, almeno su alcuni punti. Tra i tanti difetti che noi Italiani abbiamo, non c’è quello della rigidità. Si troverà dunque una soluzione politica, con l’aiuto anche del buon senso che esprimiamo noi di +Europa.

Che cosa dovrà fare il prossimo governo per Napoli e la Campania?
Replicare i modelli di successo: il più recente è significativo è Bagnoli, finalmente avviato ad una conclusione, dopo 24 anni di inaccettabili ritardi e sprechi. La ricetta è ancora una volta ispirata alla semplificazione: un Commissario straordinario e cessione della proprietà dell’area a Invitalia, per evitare mille lacci e lacciuoli. In 4 anni, avremo la nuova Bagnoli. Replichiamo il modello per N casi e avremo operato un impulso decisivo a migliorare l’immagine della nostra terra, oltre che creare posti di lavoro. E, infine, attireremmo anche grandi investitori stranieri.

5 marzo 2018. Cosa leggeremo sulle prime pagine dei giornali?
Voto frastagliato, nessuno dei grandi agglomerati tradizionali raggiunge il 30%. Exploit di +Europa con Emma Bonino, che schizza al 6%. Il rapporto con Bruxelles diventa fondamentale per il nuovo Governo. Avremo certamente più risorse!

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