Su Facebook i familiari del rapinatore ucciso dal gioielliere hanno pubblicato commenti contro Corcione. Lo sfogo del padre
Nel giorno in cui sono state fermate tre persone, ritenute responsabili della rapina alla gioielleria Corcione, sul web si sta assistendo ad un vero “duello” tra chi difende la vittima (il rapinatore Raffaele Ottaiano) e chi il proprietario del negozio (Luigi Corcione che ha sparato ad Ottaiano).
La vicenda è accaduta a Frattamaggiore nel pomeriggio di sabato 10 febbraio. Coinvolti 5 uomini, tra i quali Ottaiano, ucciso dai colpi d’arma da fuoco esplosi da Corcione che è riuscito così a sventare la rapina, un uomo arrestato in flagranza di reato da un poliziotto che non era in servizio e altri 3 che sono riusciti a scappare. Uno di questi, attraverso accurate indagini, è stato scoperto che avrebbe detto ai rapinatori come entrare nella gioielleria.
Ha parlato il papà di Raffaele, Eugenio Corcione: “Lo so cosa ha fatto mio figlio ma voglio capire bene cosa è successo. So solo che l’ho lasciato sabato pomeriggio per non vederlo mai più se non all’obitorio“. “Ti senti in colpa dopo che hai ucciso la cosa più bella della vita mia, devi morire“, questo uno dei tanti post pubblicati dalla sorella di Raffaele Ottaiano e che attaccano il gioielliere Luigi Corcione.
Il pensiero per il fratello era in dialetto e rientrava in un messaggio più ampio dedicato alla sua memoria: “Perchè te ne sei andato così preso, ora coma facciamo senza di te. Mi manchi, ci hai distrutto l’anima. Fratellone sei parte di me . Ti amo tanto nessuno puo capire cosa stiamo provando noi in questo momento. Fratello ma c ce cumbinat“.
Ma sono stati tanti anche i commenti, pubblicati sotto questo post, di amici della famiglia Ottaiano, in particolare della vittima e di sua sorella. “Abbi forza sempre !! Non abbatterti lui sarà sempre con te ,quello pagherà per quello che ha fatto. È morto da Eroe Raffaele”.
Una serie di frasi e parole che si scontrano con gli appelli che sono stati pubblicati in rete proprio in difesa di Corcione. Secondo molte persone, infatti, il gioielliere si sarebbe solo difeso e non andrebbe messo alla gogna.